Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] cade dunque su biblioteca.
La parola che porta la tonica è il nucleo del rema: ad essere rematico sarà un costituente online http://www.istc.cnr.it/doc/74a_1183b_20081202d_il_parlato_finale_pro.pdf).
Avesani, Cinzia et al. (2007), Le basi ...
Leggi Tutto
L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] la crisi finale dell’impero di Roma, per la mescolanza di idiomi verificatasi a causa del cattivo apprendimento del latino da avviava a una stagione di studi che doveva portare alla realizzazione della storia linguistica nazionale come opera ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] elemento può essere, a seconda del verbo e del contesto, argomento in un caso o proprio perché è proiettato verso un punto finale che deve essere raggiunto per essere vero addosso documenti [avere addosso vale «portare con sé»]
b. ho addosso un ...
Leggi Tutto
In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] nostre spalle i segni del passaggio a una diversa fase si colgono negli anni finalidel Novecento, nei quali si venire a confronto con gli effetti dei movimenti fortemente accelerati portati, in sintesi, dalla globalizzazione. Ma al primo mezzo secolo ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] teoria bembiana. A lui si deve l’ideazio-ne del canone che portò nel 1612 al vocabolario della Crusca (➔ accademie nella storia danno conto della posizione finale assunta da Manzoni, per es. la lettera al lessicografo Giacinto Carena del 1847. Ma l’ ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] Camerino, Tolentino, Visso, Amandola. I centri di Recanati, Porto Recanati e Civitanova Marche hanno subito recentemente un sensibile influsso che si trovano in posizione finale a causa della caduta delle vocali, e del cumulo consonantico che, per gli ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] , sta solo dopo il verbo e porta accento di parola:
(2) l’ , in particolare l’➔elisione della vocale finale: le forme lo e la si riducono ne, ma mi ci → mi ci
(11) nel cumulo si si la s del primo si diventa c [ʧ]: si si = ci si (ci si conosce)
La ...
Leggi Tutto
L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] ) E si diverte a portarmi in casa, perché io ne tragga novelle e romanzi e commedie, la gente più scontenta del mondo, uomini, donne, da per o da. L’infinito tende ad avere interpretazione finale o strumentale; specifica quindi il fine o l’uso:
( ...
Leggi Tutto
Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] contesto e con la stessa funzione del nome proprio Laura. Sono quindi sintagmi nominali per lo più a testa finale (an old and very expensive book al destinatario (➔ dato/nuovo, struttura):
(28) porto fuori il cane
(b) indeterminato specifico, cioè ...
Leggi Tutto
Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] apocope o elisione) della vocale finale in be’, pensier’, ch’(ànno origini); e l’imperfetto portava di I persona sing. (oggi portavo).
Ci sono anche dei e di vizî e di loro vie e rami (Prima redazione del Libro de’ Vizî e delle Virtudi), in Id., Il ...
Leggi Tutto
finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...