Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] a. nessuno di loro aveva addosso documenti [avere addosso vale «portare con sé»]
b. ho addosso un gruppo di mastini [avere a cura di G. Bernini & A. Giacalone Ramat, Milano, Franco Angeli, pp. 331-350.
Bertinetto, Pier Marco (1991), Il verbo, ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] paese ed unificarlo. Poco prima di morire volle da Modena farsi portare a Roma, ove si spense il 31 marzo 1885.
Fu Imola 1973, ad nomen); Protocollo della Giovine Italia. Congrega centr. di Francia, 6 voll., Imola 1916-1922, ad Indicem; M. Rosi, A. ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] l'aspetto fonetico di radici non di rado omofone, portò gli Egizi a creare, fin dagli inizi della scrittura, , Università degli Studi "La Sapienza", 1990.
‒ 1991: D'Agostino, Franco, The Study of Sumerian grammar at Ebla. Part I, "Acta Sumerologica", ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] tema della neutralità piemontese in caso di guerra tra la Francia e le potenze che l'avevano esclusa da un accordo pp. 429-455; C. Cagnacci, G. Mazzini e i fratelliRuffini, Porto Maurizio 1893, p. 338 (vi è riprodotta la lettera di Giovanni Ruffini ...
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di Mario Del Pero
L’ultimo decennio ha visto il ritorno dell’idea che il primato globale degli Stati Uniti sia prossimo alla fine, che il declino relativo degli Usa e l’emergere di nuove potenze sulla [...] essersi formato a Harvard. È un cittadino degli Stati Uniti d’America che porta con sé ’il sangue dell’Africa’, come ebbe a dire nel suo indeciso per gran parte del 2013?
PUB
di Franco Venturini
Approfondimento
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di Marco Clementi
Dalla sua ...
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COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque a Lavinio (Roma) da Antonio principe di Salerno ed Imperiale di Stefano Colonna, più probabilmente che da Antonella Cantelmo, figlia del conte di Pepoli.
Sulla [...] con le truppe del duca di Milano lasciò Vicenza e si portò nel Cremonese, ponendo l'assedio a Crema. Dalla città però ), pp. 270 s., 273, 275, 277, 279-82; Id., La guerra franco-spagnuola nel Mezzogiorno, in Arch. stor. per le provv. napol., n. s., ...
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BRERA, Giovanni
Claudio Rinaldi
BRERA, Giovanni (Gianni)
Nacque a San Zenone al Po, in provincia di Pavia, l’8 settembre 1919, da Carlo (1878-1945), sarto, e Maria Ghisoni (1882-1942). Ultimo di cinque [...] i suoi redattori, fu «partire dritto con il tiro in porta»: fu in omaggio a questa visione del giornalismo sportivo che trascorrendo 25 giorni insieme in auto in giro per la Francia al seguito dei corridori. Entrato con Brera alla Gazzetta dello ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] moderno del padre Francesco. Scarcerato all'indomani di Porta Pia, bruscamente passò, come altri giovani repubblicani, dai furori antibonapartisti all'aperta solidarietà con la Francia repubblicana, mentre il fratello Giuseppe, sorretto dallo stesso ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] nel 1947 e ultimata nel 1951. Non particolarmente portato per i lavori manuali, Jervis prese parte anzitutto alle i servizi psichiatrici di Unione Sovietica, Gran Bretagna, Jugoslavia e Francia.
Nel luglio del 1967 a Londra prese parte, e ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] opera nientedimeno di Aristofane, "translata" da un immaginario "Franco Laurentii" e ricopiata da lui il 19 maggio 1828 (Roma dialetto, continuò a poetare in lingua: nel 1852 portò a termine dodici epistole moraleggianti in terza rima, indirizzandole ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu di poch’alme f. e generose (Leopardi);...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...