Movimento filosofico (anche detto positivismologico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] scienze sperimentali nel processo di acquisizione di conoscenza, nonché alle sue istanze anti-metafisiche. La dizione ‘positivismologico’ implica che l’attuazione del programma di rifondazione della conoscenza su basi empiriche doveva sfruttare gli ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] , la cui fase originaria è contraddistinta da una teoria radicalmente fenomenistica della conoscenza. La storia successiva del positivismologico avrebbe comunque sempre più dimostrato i limiti di una teoria della conoscenza e di una filosofia della ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] , ed è stato consapevolmente e, insieme, criticamente riaffermato da W. James e da J. Dewey. Per l’e. logico ➔ positivismologico.
R. Avenarius e E. Mach furono i massimi esponenti dell’ empiriocriticismo (detto anche ‘filosofia dell’esperienza pura ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] vive soprattutto in quei settori della filosofia della scienza statunitense che dovevano trarre alimento dall’incontro tra p. e positivismologico. Notevoli e influenti, da questo punto di vista, le riflessioni di W.V.O. Quine sui criteri che ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] e tracciano anche il disegno di una società industriale razionale, ossia regolata secondo criteri scientifici.
Per il positivismologico ➔ neopositivismo.
Le accezioni del termine positivo
Diverse sono le accezioni elencate da Comte nel Discours sur ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] Kant", come esigenza di comprensione unificatrice - quella unificazione logica la cui ‛regola' egli ebbe a presentare con molta forza proprio in opposizione agli ‛ideali' del positivismo: ‟dietro gli sforzi incessanti del ricercatore si nasconde una ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] Berna, nel 1914-1915, nel corso della lettura della Scienza della logica, dell'Enciclopedia e di altre importanti opere di Hegel. A commento secolo scorso sulla scia della dissoluzione del vecchio positivismo, coi temi della critica al senso comune e ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] della programmazione, le teorie della decisione e dei giochi e la logica dell'azione in senso ristretto (M. Nowakowska, G. H a giustificare le ipotesi di legge, donde le denominazioni di ‛positivismo' e di ‛empirismo'. L'idea di base del metodo ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] umana ai vincoli troppo restrittivi posti dal positivismo. Husserl dà alla caratteristica intenzionale dei vederla all'opera soprattutto nel linguaggio. Da un punto di vista logico, però, il linguaggio funziona (cioè ci consente di agire da uomini ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] e gli inizi del Novecento - a caratterizzare quello che storiograficamente viene indicato come positivismo - le tendenze psicologistiche in seno alla logica, gli entusiasmi filosofici per la teoria dell'evoluzione, varie reazioni, anche artistiche e ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...