A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] cercarla nelle forme del Märchen, della favola, del mito, delle antichità giuridiche stesse; ma la sua passione fu, come quella di un K. . Da questo decadimento del metodo - che si chiamò positivismo, naturalismo, scientismo, e così via - e dalla ...
Leggi Tutto
POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] dalla morale, fonda una vera e propria sfera di libertà giuridica: la coscienza, il pensiero, la fede, inviolabili di XIX nell'ultima fase e il secolo successivo soggiacciono al positivismo, che la politica alla sua volta elide nella sociologia, ...
Leggi Tutto
UTILITARISMO
Delio CANTIMORI
. L'utilitarismo è la teoria che fonda la morale sull'utilità, identificando questa con quella, in quanto afferma che la vera utilità dell'individuo non può non accordarsi [...] positivistico del Bentham, dello Stuart Mill, dello Spencer, ha avuto larga eco nelle dottrine politiche, sociologiche, giuridiche del positivismo e del liberalismo nelle sue forme più tarde, legate al capitalismo e alla vita economica più che a ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] . La pace di Vestfalia (1648) fu il coronamento giuridico di questo processo. Ma per quasi un secolo e in estensione, perdendo in profondità. Contemporaneamente l'avvento del positivismo, spostava su fondamenta fisiche, materiali, le basi della vita ...
Leggi Tutto
SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] Salmerón, coincide sulla fine del secolo con un ondeggiante positivismo agnostico; il quale fu, in politica, la rinunzia contatti con le scuole italiane e francesi e con la letteratura giuridica da esse prodotta. S'inizia in Castiglia con Alfonso X e ...
Leggi Tutto
POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] convegno di Horodło (1413), pure lasciando intatto il rapporto giuridico-politico tra i due stati, si giunse a un vero - la fine del secolo muove all'attacco contro il positivismo. Ritornano in auge, portati da un'ondata fresca di spiritualismo ...
Leggi Tutto
Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] Rinascenza italiana. Ci volle il romanticismo e poi il positivismo maturati durante il sec. XIX per spostare la base arte, in Dig. it., XVII, p. 453; M. D'Amelio, La difesa giuridica del paesaggio, in Conferenze e prolusioni, V, n. 11; R. Labry, Une ...
Leggi Tutto
. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] reazione del secolo contro il fiacco e materialistico positivismo dell'Ottocento. Antipositivistica, ma positiva: non degli operai, anzi, egli scorge la fine di un rapporto giuridico plurisecolare, la fine del contrasto fra capitale e lavoro e l ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] di tre ministri senza portafoglio con funzioni di consiglieri giuridici, tutti responsabili davanti al parlamento. Il potere legislativo nella considerazione spregiudicata del problema morale; positivismo nella filosofia; radicalismo nella politica; ...
Leggi Tutto
(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] di qualunque natura di un fatto o di un atto giuridicamente rilevante, redatto con l'osservanza di determinate forme che di U. Fabietti, Torino 1980.
S. Puccini, Evoluzionismo e positivismo nell'antropologia italiana (1869-1911), in P. Clemente et al ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...