(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] (i due più eminenti rappresentanti furono H. Reichenbach e C.G. Hempel) che contribuì all’elaborazione delle dottrine del positivismologico. Costituitosi a Berlino nel 1920 come Gesellschaft für empirische Philosophie, assunse più tardi il nome di ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] al graduale progresso della scienza. Queste tesi risentivano di una visione idealizzata della scienza moderna influenzata dal positivismologico e dal marxismo. Zilsel aveva idealizzato la figura dell'artigiano, secondo una visione largamente diffusa ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] il momento negativo in una forma distinta non è altro che la positività di un altro distinto che al primo si surroga, per cui e quindi atto spirituale, espressione di fantasia e non di logica, è dunque sinonimo di poesia; la linguistica, com'è ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] appare ad A. determinata dal dilatarsi, verso la fine del secolo, nell'ambito della crisi del positivismo, di un irrazionalismo logico e pratico, già implicito nel movimento romantico. Nell'opera Dallo storicismo alla sociologia (Firenze 1940), A ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] Berna, nel 1914-1915, nel corso della lettura della Scienza della logica, dell'Enciclopedia e di altre importanti opere di Hegel. A commento secolo scorso sulla scia della dissoluzione del vecchio positivismo, coi temi della critica al senso comune e ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] le lezioni di cosmologia, psicologia, ideologia, logica, pubblicate postume.
Il C. continuò a scrivere filosofia contemp. in Italia, II, Messina 1921, pp. 1-27; F. Momigliano, Il positivismo di C. C.,in Rivista d'Italia, 15 ott. 1920, pp. 179-94; ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] poteva non ripercuotere sulla rivista appena agli inizi la sua positività.
La Critica divenne così, velocemente, un severo luogo a Pisa il G. avviò anche la composizione del Sistema di logica come teoria del conoscere, la sua opera in ogni senso più ...
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Fascismo
Renzo De Felice
di Renzo De Felice
Fascismo
sommario: 1. Origini del fascismo italiano. 2. Il regime fascista italiano. 3. La Repubblica Sociale Italiana. 4. Il fenomeno fascista. □ Bibliografia.
1. [...] un verso, dalla sempre più diffusa reazione al positivismo e, per un altro verso, dalla fortuna che dargli un peso troppo rilevante nel governo. Questa nel 1922 fu la logica e la prospettiva di tutte le operazioni politiche che in quei mesi vennero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] la filosofia come l’unità delle diverse sfere del sapere (logica, etica, storia), ma questo primo orientamento non diede luogo a le inconsistenti contaminazioni con evoluzionismo e positivismo della tradizione italiana, esemplificate nell’opera ...
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BETTIOL, Giuseppe
Luciano Pettoello Mantovani
Nacque a Cervignano del Friuli (Udine) il 26 sett. 1907 da Rodolfo, ispettore scolastico dell'amministrazione asburgica, e da Leontina Pacco (Pacher). Compi [...] stesso, del resto, era solito dire che senza il positivismo di Filippo Grispigni, contro cui aveva combattuto, il suo anche solo qualsivoglia contributo da una sistemazione di concetti logico-astratta ad esse comune.
L'elaborazione di Camelutti ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...