Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] che inalberavano; poi di consiglio rivoluzionario, di spirito logico, e del segreto che suscita i milioni di difensori ceti meno abbienti – devono ostacolare il sorgere del positivismo in Italia e il diffondersi delle tendenze materialistiche, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] di giuristi, attratta da «quell’invadente positivismo filosofico che dalle scienze mediche e naturali era semplifichi colla conquista di regole più generali e col loro logico coordinamento». Tale strategia (il passaggio è significativo) costituisce ...
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Conflitto
Massimo Mori e Mario Cagossi
Conflitto (dal latino conflictus, "urto, scontro", derivato di confligere, "cozzare insieme, combattere") significa combattimento, guerra, scontro. Nozione centrale [...] cultura romantica, fondano il loro idealismo sul principio - insieme logico e ontologico - della contrapposizione dialettica: tra Io e Non- i vantaggi del libero scambio commerciale. Analogamente il positivismo - da Saint-Simon e A. Comte a H ...
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GIARDINA, Andrea
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Patti (Messina) il 28 nov. 1875 da Giuseppe e Caterina Rao. Laureatosi in scienze naturali a Palermo nel 1897, fu assistente prima di N. Kleinenberg, [...] ampia, rigorosa prospettiva filosofica. Attivo in anni di positivismo imperante nelle scienze, ne rilevò criticamente l'angustia del G. - il pensiero scientifico compiva un salto logico rilevante perché da rapporti di somiglianza deduceva rapporti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo storicismo tedesco, rappresentato, tra gli altri, dal pensiero di Herder, di Wilhelm [...] dello spirito) e ha tentato di sostituire al principio logico costitutivo della realtà quello storico-reale dell’individualità e astratta dell’idealismo o del metodo naturalistico del positivismo, è resa possibile dalla fondazione prima gnoseologica ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] e nelle diverse ramificazioni della ‘filosofia scientifica’, ben oltre l’orizzonte del positivismo ottocentesco che, per la sua scarsa attenzione agli aspetti logico-linguistici della conoscenza, fu criticato da Vailati. «Lo strano caso» di Vailati ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] G. Gentile. Da un lato il declino del positivismo e l'ormai robusto innesto del neoidealismo crociano e alcuni dei titoli più significativi: A. Massolo, F. e la logica della compossibilità, in Giornale critico della filosofia italiana, XXXVI (1957), ...
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MONTI, Benedetto
Anna Lia Bonella
MONTI, Benedetto. – Nacque a Monte Giorgio di Fermo il 21 maggio 1799 da Vincenzo e da Anna Cecchi, modesti proprietari terrieri.
Dopo gli studi elementari a Roma, [...] «spiritualista», con presentimenti e timori verso il positivismo applicato alle scienze mediche, è rappresentato dall’opera Farini, d’Azeglio e altri per ottenere una cattedra di logica e metafisica a Torino oppure la direzione del manicomio di Nizza ...
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PASTORE, Valentino Annibale
Gaspare Polizzi
PASTORE, Valentino Annibale. – Nacque a Orbassano il 13 novembre 1868, da Lorenzo e Luigia Peirani.
Studiò presso l’oratorio di Don Bosco a Torino. Proseguì [...] che risolse in modo immanente l’essere e il pensiero nell’ente logico, escludendo sia il soggettivismo e l’idealismo, che l’irrazionalismo e lo scetticismo. Lontano dal positivismo della formazione per la sua convinzione nell’esistenza di una realtà ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] non lo spingeva verso l'empirismo e il positivismo legislativo, né lo faceva approdare alla storicità; astoricità dell'impostazione", la scarsa utilità didattica, l'eccesso di "logicismi" e di "metafore", li giudicò importanti come opera di " ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...