spiegazione In epistemologia, lo scopo distintivo della scienza o comunque uno degli obiettivi fondamentali dell’impresa scientifica. Uno dei meriti indiscutibili del positivismologico è l’aver elaborato [...] quanto aspira a fornire un modello unico per i vari tipi di s., rigorosa in quanto formulabile nel linguaggio della logica matematica. Secondo la teoria di Hempel, a volte designata come «modello della legge di copertura» (covering law model), una s ...
Leggi Tutto
Diritto
Documento diplomatico destinato ad attestare il raggiungimento di un accordo internazionale e idoneo a produrre gli stessi effetti giuridici di qualsiasi documento di accordi (trattati, convenzioni [...] un documento accessorio o complementare rispetto a un accordo principale.
Filosofia
Nella terminologia del positivismologico, p. o anche proposizioni protocollari, enunciazioni semplicissime, elementari, non scomponibili o riducibili, che si ...
Leggi Tutto
Studiosa di logica e filosofia (Wimbledon 1885 - Londra 1943), dal 1933 prof. all'univ. di Londra. Allieva del logico W. E. Johnson, risentì l'influenza di B. Russell e A. N. Whitehead e, in modo particolare, [...] ), dove l'esposizione della logica formale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Svolse un'attività di divulgazione del positivismologico e dei metodi di ...
Leggi Tutto
Filosofo (Vienna 1895 - New York 1949), prof. di filosofia del diritto all'univ. di Vienna (1922-38). Membro del Circolo di Vienna, non condivise i principî del positivismologico. Dal 1938 prof. di filosofia [...] del diritto di H. Kelsen (Logik und Rechtswissenschaft, 1922; Die Kriterien des Rechts, 1924); si occupò in seguito di logica matematica (Das Unendliche in der Mathematik und seine Ausschaltung, 1930); scrisse anche un'importante Methodenlehre der ...
Leggi Tutto
Rivista filosofica (Lipsia, 1930-37; L’Aia, 1938), diretta da R. Carnap e H. Reichenbach, organo del positivismologico. Continuata come The journal of unified science (L’Aia, 1939), fu interrotta nel [...] 1940 finché, diretta da C.G. Hempel, W. Stegmüller e W.K. Essler, riprese il nome originario (Dordrecht, 1975 e seg.), divenendo una delle riviste principali della filosofia analitica ...
Leggi Tutto
Filosofo (Córdoba, Argentina, 1894 - Buenos Aires 1970), fu professore nell'univ. di Buenos Aires. Studiò a Colonia e a Friburgo, dove ebbe maestri M. Scheler, N. Hartmann, E. Husserl, M. Heidegger. Tra [...] le sue opere: Idealismo fenomenológico y metafísica existencial (1936); La revolución existencialista (1953); Dialéctica y positivismológico (1961); La doble faz de la dialéctica (1962); Ensayos filosóficos (1963). ...
Leggi Tutto
scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] del 19° sec. il fondatore del positivismo A. Comte e il teorico della logica induttiva J.S. Mill sostennero la superiorità their history di W. Whewell (1840) e nel System of logic ratiocinative and inductive di J. Stuart Mill (1843). All’empirismo ...
Leggi Tutto
STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] , strumentale alla scienza empirica: caratterizza non solo il convenzionalismo di Poincaré, il formalismo e il positivismologico, ma anche tutto il logicismo dopo Frege e la filosofia analitica;
• l’esigenza di una fondazione a priori in una ...
Leggi Tutto
metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] di carattere scientifico) che non abbia carattere ‘strumentale’ riguardo all’esperienza. Nell’ambito del neopositivismo o positivismologico Carnap critica la m. attribuendole proposizioni i cui termini sono privi di significato o violano la sintassi ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] scienza positiva (Messina-Firenze 1950: riedita nel 1956, ibid., con modifiche e l'aggiunta di una "critica del positivismologico").
Il D. dichiarava di esser pervenuto "a quella filosofia-scienza di cui i primi fondamenti metodologici sono stati ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...