Pittore italiano (Torino 1871 - Roma 1958). Si formò a Torino e a Roma, dove si trasferì nel 1893, in un ambito culturale partecipe del socialismo umanitario e del positivismo scientifico, affrontando [...] tematiche come il paesaggio urbano e le condizioni umane (ciclo Dei viventi, 1902-1905), in un linguaggio che trae elementi dal verismo, dal liberty e dal neoimpressionismo. Artista maturo e affermato, ...
Leggi Tutto
Maresca, Mariano
Pedagogista e filosofo italiano (Piano di Sorrento 1884 - Pavia 1948). Insegnò pedagogia (1923-36) e filosofia teoretica (dal 1937) nell’univ. di Pavia. Critico sia del positivismo sia [...] dell’idealismo, dapprima nel problema pedagogico e poi nei presupposti gnoseologico-metafisici, pervenne a una revisione critica del neokantismo, nella forma assunta nella speculazione di Masci (➔), suo ...
Leggi Tutto
Lamprecht, Karl
Storico tedesco (Jessen, Wittenberg, 1856-Lipsia 1915), professore nelle univv. di Marburgo e di Lipsia (1891). Pur concordando con le tesi storiografiche di Taine e del positivismo francese [...] in generale, fautore di una storia non meramente descrittiva, ma esplicativa in senso scientifico, si discostò tuttavia dall’impostazione comtiana e dalla sua sistematica delle scienze, privilegiando come ...
Leggi Tutto
Filosofo e apologista (Auteuil 1834 - Parigi 1895), figlio di Achille-Charles. Prof. di apologetica nell'Institut Catholique di Parigi, con l'indagine storica si propose di dimostrare, contro il positivismo [...] e lo scientismo dominanti, la verità del Cristianesimo e la realtà del soprannaturale, affermando così la compatibilità della scienza con la fede. Tra le opere: Le positivisme et la science expérimentale ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] 19º. Con Ethical studies (1876) polemizzava sia contro l'etica edonistica e utilitaristica di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali non derivassero dalla natura del singolo ...
Leggi Tutto
diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] di Tommaso i limiti tra la morale e il diritto. Non solo quest’ultimo si rivela con il carattere formale della positività, cioè della sanzione umana, ma i suoi precetti riguardano la moralità dell’uomo medio, cioè dell’uomo considerato non tanto in ...
Leggi Tutto
(Gengangere, "I morti che tornano") Titolo col quale è noto in Italia il dramma (1881) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). Al suo apparire l'opera, che, influenzata dal positivismo e dal naturalismo [...] francese, scavava nei segreti scabrosi della società borghese, suscitò scandalo e violenti dissensi.
Elena maschera al mondo e al figlio Osvaldo le dissolutezze del marito, il tenente Alving, da lei ...
Leggi Tutto
Storico e uomo politico (Napoli 1826 - Firenze 1917), fratello di Emilio. Esule a Firenze dopo aver partecipato al moto napoletano del 1848, insegnò storia all'univ. di Pisa (1859) e all'Istituto di studi [...] (Lettere meridionali, 1878; Scritti sulla questione sociale in Italia, 1902). Notevoli inoltre i suoi scritti filosofici (raccolti in Arte, storia e filosofia, 1884; Scritti varî, 1894), che ne fanno uno degli iniziatori del positivismo italiano. ...
Leggi Tutto
Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] positivismo e storicismo, W. si proponeva di studiare le azioni tipiche, le probabilità calcolabili nel comportamento degli uomini, non i valori soggettivi determinanti nella realtà le azioni; onde la legittimità di una ricerca dei nessi mezzi-fine, ...
Leggi Tutto
Kaufmann, Felix
Filosofo austriaco (Vienna 1895- New York 1949). Prof. di filosofia del diritto all’univ. di Vienna (1922-38). Membro del circolo di Vienna, non condivise i principi del positivismo logico. [...] Dal 1938 prof. di filosofia alla New school of social research di New York. In gioventù subì l’influenza della fenomenologia di Husserl, alla quale tentò di ravvicinare la teoria pura del diritto di Kelsen, ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....