CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] ". Assieme all'idealismo, il C. respingeva la cosiddetta "pedagogia scientifica" perché viziata dal più gretto positivismo. Il C. si collocava in posizione intermedia rispetto alla pedagogia idealistica e alla pedagogia scientifica riallacciandosi a ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] , nell’età della Rivoluzione francese, di elementi antireligiosi e anticlericali e, nell’Ottocento, trovò i suoi fondamenti teorici nel positivismo. A quest’epoca risalgono le associazioni e i periodici del l. pensiero: dal 1866 al 1875 L. Stefanoni ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] seguirono al '68, nei cosiddetti "anni della contestazione e delle stragi", provocarono le prese di posizione contenute in una serie di saggi: Il positivismo giuridico "contestato" (in Riv. trim. di dir. e proc. civ., XXII [1969], pp. 98-306), Tra ...
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Antropologia
Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure [...] nel concetto dell’e. il fondamento ontologico di ogni realtà particolare; nella seconda metà del secolo, con l’affermazione del positivismo, il concetto dell’e. rimase in ombra, per essere poi ripreso negli ultimi due decenni di quel secolo e nel ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] . Questo fa presente Dahrendorf, Ralf in Note sulla discussione di K.R. Popper e Th.W. Adorno (in Dialettica e positivismo in sociologia, trad. it., Einaudi, Torino, 1972).
Diverso, infatti, è il concetto di filosofia, perché differente è il concetto ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] romano, Torino 1910) iniziò il confronto delle sue posizioni con il pensiero giuridico contemporaneo (in particolare il positivismo kelseniano e l'attualismo) che vaglierà lungo tutta la sua carriera scientifica con rigore analitico oltre che con ...
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LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] loro la concretezza della vita spirituale delle singole persone. Si mescolava qui un'attenzione per le scienze tipica del positivismo con ambizioni caratteristiche delle filosofie speculative. Il L. ereditò questo quadro di problemi e con esso una ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] prescindere dall’ideologia militante. L’elemento ormai inerte, nei dibattiti sul m. scientifico e più tardi sul positivismo, era quello propriamente politico; l’avvento della borghesia al potere, il trionfo della scienza sperimentale, avevano in ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] descrittivismo fenomenologico, che diventa spesso una mera accettazione dell'esistente e dunque, di nuovo, una forma di positivismo. La concezione filosofica di A. è in realtà profondamente influenzata da Hegel, secondo tre aspetti principali: egli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] una relazione dal titolo Filosofia scientifica, nella quale sostiene la necessità di separare la «filosofia scientifica» dal positivismo ottocentesco, accusato di aver perso il senso dell’unità del sapere dogmatizzandosi, e dall’empirismo radicale e ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....