MARCUSE, Herbert
Giuseppe Bedeschi
Filosofo e sociologo, nato a Berlino il 19 luglio 1898; uno dei maggiori esponenti, con Horkheimer e Adorno, della Scuola di Francoforte. Si laureò nel 1922 presso [...] com è, con i suoi meccanismi e i suoi "valori", cioè la cultura è diventata pensiero "positivo" (empirismo, positivismo, scientismo, ecc.). Di qui la necessità che gl'intellettuali rivoluzionari tengano vivo il pensiero "negativo", capace di produrre ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] le organizzazioni autonome di lavoratori. L'eredità del sansimonismo correlò il socialismo in Francia (e in Belgio) al positivismo, alleato della Scienza e del Progresso. Ma esso ebbe rilevanza anche nella promozione di un ceto imprenditoriale nel ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] tre tradizioni intellettuali dominanti nella sua epoca: la teoria evoluzionistica classica, la scuola storica tedesca e il positivismo sociale.
Le rigide leggi di sviluppo della teoria evoluzionistica classica furono da Weber scartate perché astratte ...
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Norme e sanzioni sociali
Vincenzo Ferrari
Norme, sanzioni e azione sociale
Definizione generale di 'norma' o 'regola'
La parola italiana norma (corrispondente all'omonima parola latina), come i suoi [...] quanto tali, 'attributivi di significati'. Questa visione si è imposta soprattutto durante la stagione ottocentesca del positivismo statalistico, in cui i significati delle norme giuridiche sono stati rappresentati come 'certi', nel senso scientifico ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] ultimo ventennio del 19° secolo si affermano nelle arti figurative tendenze in contrasto con le posizioni di matrice positivista: esse tentano di rispondere con l'esperienza estetica al livellamento dei valori della civiltà industriale, a difesa dell ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] di massa, trascurando la specificità propriamente letteraria dei testi (v. Berelson, 1957). La forma estrema di questo positivismo nei riguardi della letteratura è l'applicazione della cosiddetta tecnica della content analysis di P. Lazarsfeld e del ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] ) è rivolto alla liberazione. La 'teoria critica della scienza', che secondo Habermas (v., 1965) sfugge alle insidie del positivismo e che dovrebbe indicare la connessione tra le regole logico-metodologiche e gli interessi che guidano la conoscenza ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] il carattere ‘giusto’ o ‘ingiusto’, e sono definitivamente tramontate nel 19° secolo con l’affermarsi del positivismo giuridico che, fondandosi sul diritto effettivamente osservato in una società, ha evidenziato che gli Stati consideravano sempre ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] filosofi che, secondo U. von Wilamowitz-Möllendorff, bisogna cercare le manifestazioni più alte e più autentiche della religione.
Il positivismo storico di questa scuola orienta ancora, nell'essenziale, l'opera di M. P. Nilsson, summa e modello della ...
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Folla
Angelica Mucchi Faina
Introduzione
Il termine 'folla' è generalmente riferito a quel particolare tipo di aggregazione sociale che si forma quando una moltitudine di individui è riunita, in maniera [...] e i moventi più nascosti che guidano l'agire umano. Tale interesse, che si sviluppa come reazione al positivismo e al razionalismo del periodo precedente, viene sollecitato anche dalle contemporanee scoperte avvenute in campo psichiatrico. In ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....