Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] tre tradizioni intellettuali dominanti nella sua epoca: la teoria evoluzionistica classica, la scuola storica tedesca e il positivismo sociale.
Le rigide leggi di sviluppo della teoria evoluzionistica classica furono da Weber scartate perché astratte ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] dell'esecuzione pianistica, in Rivista musicale italiana, 1995, 2, pp. 419-52.
A. Serravezza, Musica e scienza nell'età del positivismo, Bologna 1996.
Kansei. The technology of emotion, Atti del convegno, Genova 3-4 ottobre 1997, a cura di A. Camurri ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] essa appare superabile e conciliabile. Certo, nei pensatori matematici, si trova talvolta una profonda comprensione della storia. Il positivismo del Comte ha pure la sua base in una concezione storica, che si svolge poi in alcuni discepoli come P ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] di massa, trascurando la specificità propriamente letteraria dei testi (v. Berelson, 1957). La forma estrema di questo positivismo nei riguardi della letteratura è l'applicazione della cosiddetta tecnica della content analysis di P. Lazarsfeld e del ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] ) è rivolto alla liberazione. La 'teoria critica della scienza', che secondo Habermas (v., 1965) sfugge alle insidie del positivismo e che dovrebbe indicare la connessione tra le regole logico-metodologiche e gli interessi che guidano la conoscenza ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] su quello di una reale conciliazione tra fede e scienza.
In questo contesto, solcato dalle prime crepe dell’egemonia positivista e dal rigoglio di nuove istanze neospiritualistiche, si celebrò, nel 1897, il centenario della nascita di Rosmini, che ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] il carattere ‘giusto’ o ‘ingiusto’, e sono definitivamente tramontate nel 19° secolo con l’affermarsi del positivismo giuridico che, fondandosi sul diritto effettivamente osservato in una società, ha evidenziato che gli Stati consideravano sempre ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] cristiana, i giovani che affluivano sempre più abbondantemente alla [sua] scuola»70: poco importa se la crisi del positivismo aveva rimesso in onore l’Einfüh-lung metodica, e questa incrociava evidentemente le attese della generazione più giovane. La ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] secondo l'assetto ideologico e materiale del sistema giuridico vigente. In un sistema di diritto ispirato ai principi del positivismo giuridico, i d. sono costituiti solo per via di normazione positiva, dato che ogni altra pretesa non positivizzata ...
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società
Margherita Zizi
Una collettività interdipendente
Secondo il filosofo Aristotele l’uomo è un «animale sociale», cioè tende per natura ad aggregarsi con altri individui. Anche secondo una scienza [...] società fu proposto da due padri fondatori della sociologia, il francese Auguste Comte e l’inglese Herbert Spencer (positivismo). Spencer paragonò la società a un organismo formato da vari organi – la famiglia, le associazioni, le imprese economiche ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....