DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] ciascun membro, un fondamento ontologico del diritto e della giustizia che emancipa il diritto naturale dalla riduzione positivistica a diritto positivo potenziale (ultima parte de Ilprincipio del diritto, Padova 1933).
Di Muratori (Laurea in leggi ...
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ROSA, Gabriele.
Maurizio Bertolotti
– Nacque a Iseo il 9 novembre 1812, primo di cinque figli, da Giambattista e Giuseppina Caronni.
La panetteria che i genitori aprirono nel 1819 assicurò alla famiglia [...] storici delle civiltà umane e di individuare, attraverso la comparazione e secondo una propensione caratteristica della cultura positivistica, leggi generali del progresso dell’umanità. Dal volume del 1880 risultavano chiare le idee portanti della ...
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Stati Uniti d'America
Tommaso Pisanti
Potrebbe apparire singolare, per tanti aspetti, il fatto che gli studi danteschi abbiano fin dall'inizio, e in modi diversi, incontrato negli S.U. un fertile terreno [...] rigorosamente unitaria della Commedia, al di là sia di un'esegesi di ordine storico-biografico (di tradizione romantico-positivistica), sia di ogni frammentazione di lettura lirica quale suggerita dal Croce. Lungo una tale direzione, ma approfondita ...
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Antonello Battaglia
L’invenzione del Medio Oriente
La situazione geopolitica mediorientale è in parte conseguenza dell’accordo Sykes-Picot, firmato cento anni fa da Francia e Regno Unito, e i conflitti [...] anche prendere atto dei cambiamenti e prendere coscienza della non immutabilità dei confini. È ormai insostenibile la rassicurante convinzione positivistica che il periodo storico in cui si vive sia l’apice e il culmine finale e fisso di un lungo ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] meridionale, alla quale risposero numerosi studiosi, alcuni seguaci della scuola antropologica, altri seguendo un'interpretazione storica e positivistica. Il D. si colloca tra questi ultimi con uno scritto originale, che non apparve sulla rivista in ...
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BONFANTE, Pietro
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Nacque il 29 giugno 1864 a Poggio Mirteto (Rieti) da Innocenzo e da Nevilla Monteneri. Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di [...] e sfumato che non, ad esempio, in Scialoja, si riproponeva nel lavoro del B. il problema d'una recezione di temi positivistici e di elaborazioni sociologiche della coeva cultura europea. Anche se non sembra molto attendibile la tesi del Voci d'un ...
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TOFFANIN, Giuseppe
Adriana Mauriello
– Figlio di Domenico (1861-1920) e di Maria Rodella (1868-1962), nacque il 26 marzo 1891 a Padova, in una casa ubicata nel centro cittadino, in Riviera del Businello, [...] ’Umanesimo e del Rinascimento, accusandolo di clericalismo. In realtà Toffanin prese le distanze tanto dall’erudizione positivistica quanto dal metodo storicistico che pretendeva di interpretare il passato partendo dal presente. Non condivideva il ...
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CICU, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 10 giugno 1879 da Gavino e da Gavina Sanna. Nella città natale compì tutti i suoi studi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, ancora studente iniziò [...] , giudicata la fonte primaria della politica familiare del ventennio, si connettono motivi di derivazione irrazionalistica, positivistica e cattolica. Ma sono questi ultimi, innestati nella concezione organicistica del C., che sempre più ...
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TORCHI, Luigi.
Marco Targa
– Nacque a Mordano, presso Bologna, il 7 novembre 1858, da Avito Luigi, medico condotto, originario di Monteveglio, e da Geltrude Tibaldi.
Trascorsa l’infanzia a Mordano e [...] di Torchi non poté lasciare un segno durevole sulla generazione seguente di musicologi italiani, perché l’impostazione positivistica che ne aveva caratterizzato l’intera produzione fu velocemente posta in minoranza dal dilagare dei principi dell ...
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MERIANO, Francesco
Gloria Manghetti
– Nacque a Torino il 21 sett. 1896, figlio unico di Ernesto, impiegato delle ferrovie, e di Carolina Capello, casalinga con studi magistrali.
A soli 7 anni, in seguito [...] incentrati sulla politica coloniale e la riforma scolastica.
A quest’ultimo tema, fedele a una convinzione di tradizione positivistica in dissenso con l’ispirazione idealistica della riforma Gentile, il M. dedicò vari contributi, fra cui il discorso ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.