Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo storicismo tedesco, rappresentato, tra gli altri, dal pensiero di Herder, di Wilhelm [...] metafisiche della storia (tanto nella versione della filosofia della storia idealistica alla Hegel quanto nella sociologia positivistica alla Comte) ma in una consapevole filosofia della vita (Lebensphilosophie). Ma il concetto diltheyano di vita ...
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STRUTTURA, Ricerca di
G. V. Kaschnitz - Weinberg
Red.
Il concetto di "struttura", quale è stato adoperato nella moderna teoria dell'arte, è stato sinora chiarito solo nelle sue linee generali. Nei [...] le idee del Riegl, che a suo tempo non aveva ancora del tutto abbandonato nei suoi scritti la veste positivistica del sec. XIX, ponendole consequenziariamente a fondamento di un nuovo metodo speculativo obiettivo, che influisce largamente sugli studi ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] la "razza negra"; rimise comunque la risposta ultima all'ulteriore sviluppo delle conoscenze. Data questa visione "positivistica", escludente tuttavia qualunque adesione al materialismo, il passaggio che lo portò a sostenere l'ineguaglianza tra gli ...
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SPAVENTA, Bertrando
Alessandro Savorelli
– Primo di sette figli, nacque a Bomba (Chieti) il 26 giugno 1817, da Eustachio e da Maria Croce, sorella di Onorato e di Benedetto Croce, nonno, quest’ultimo, [...] parlamentare’ del 1876, Spaventa tese sempre più a identificare l’ascesa della Sinistra con la cultura positivistica e si distaccò ulteriormente dalla vita politica, concentrandosi su un faticoso confronto della dottrina hegeliana con altre ...
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FORNARI, Vito
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Molfetta (Bari) il 10 marzo 1821 da Giuseppe Antonio e da Anna Maria Tridente, "genitori di onorata probità". Compì i primi studi classici col dotto sacerdote [...] di E. Renan, uscita nel 1863 e conosciuta in Italia l'anno seguente, che aveva suscitato scandalo presentando, in chiave positivistica, un Cristo sommo fra gli uomini ma privo di divinità.
In realtà l'intento del F., anche se apertamente edificatorio ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] , come abbiam detto, attorno al 1915. Può dirsi piuttosto che la raccolta e cernita dei fatti secondo il metodo positivistico fossero in lui animate da un acuto e talora eccessivo spirito critico, scettico e fantastico insieme, che lo portò talora ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] 1934; E. Troilo, Figure e dottrine dipensatori, Padova 1941, pp. 149-191; C. Mazzantini, Un filosofospiritualista nell'epoca positivistica: F. B., in Filosofia perenne e personalità filosofiche, Padova 1942, pp. 161-188; G. Alliney, Ipensatori della ...
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TOMMASINI, Vincenzo
Marco Targa
– Nacque a Roma il 17 settembre 1878 da Oreste, storico e senatore, e da Zenaide Nardini; ebbe per fratelli Ugo, Francesco e Giulia.
La famiglia, facoltosa, gli consentì [...] l’arte viene ricondotta a una dimensione puramente mistica, in un superamento in chiave neoplatonica dell’estetica positivistica: centrale il concetto di bellezza, fondamento unico di ogni espressione artistica. La nozione di bellezza sfugge a ...
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FAVARA, Alberto
Nicola Balata
Nacque a Salemi (Trapani) il 1º marzo 1863, quinto di sei figli, da Simone e Francesca Maria Mistretta Verderame, cugini di primo grado appartenenti ad una famiglia di [...] italiana: da una carenza di interessi per la ricerca musicologica e dal misconoscimento di alcuni risultati preziosi dell'esperienza positivistica sino ad una pretesa autosufficienza culta, intesa più che dal punto di vista estetico da quello di una ...
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La giustizia
Paolo Prodi
Il mio approccio è quello di un artigiano storico che cerca di comporre i frammenti del passato in un quadro coerente (P. Prodi, Una storia della giustizia. Dal pluralismo dei [...] – pur difendendo la «dottrina pura dei diritti» contro le teorie giusnaturalistiche – nei confronti di una visione superficialmente positivistica, chiarendo che anche il costume e la morale, come il diritto, pongono in essere un loro potere concreto ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.