DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] filologici della scuola dei Comparetti, Villari, D'Ovidio, Monaci, una filologia tutta ispirata al rigore della scuola positivistica, e l'incontro con l'Estetica crociana. Quest'incontro servì a chiarire meglio le finalità personali della ricerca ...
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MAFFI, Pietro
Filippo Sani
Nacque a Corteolona, presso Pavia, il 12 ott. 1858 da Luigi e da Clementina Manenti. Compiuti gli studi ginnasiali nelle scuole pubbliche, nel 1873, entrò nel seminario di [...] del clero, in cui è sintetizzato il suo credo scientifico. Nel criticare il clima anticristiano alimentato dalla cultura positivistica, il M. si faceva interprete di una scienza che, in chiave neotomistica, sostenesse la fede.
L'attività scientifica ...
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VENEZIAN, Giacomo
Italo Birocchi
– Nacque a Trieste il 7 dicembre 1861, da Vitale, medico condotto, e da Elisa Norsa, originaria di Mantova, che ebbero altri due figli e che il giovane perdette a soli [...] chiamava i fenomeni obiettivi. Nella convinzione che l’esistenza fosse lotta perenne, secondo il leitmotiv della cultura positivistica del tempo, presto alimentò la preparazione giuridica con letture sociologiche (da qui, più tardi, le critiche di ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] sono "vere entità ideali sussistenti ed operanti nelle cose come elementi costitutivi delle medesime", a un "naturalismo quasi positivistico" che, come ricorda Garin, pone "alla radice della natura e dello spirito un Essere logico-metafisico che non ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] l'arte abbia raggiunto la natura, copiandola, ma quale ispirazione abbia tratto da essa, modificandola" (Prefazione). L'impostazione positivistica del D., che è alla base del suo metodo di descrizione diagnostica del prodotto artistico, si unisce ad ...
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FABIETTI, Ettore
Rossano Pisano
Nacque a Cetona (Siena) il 20 dic. 1876 da Luigi e da Margherita Tosoni. Terzo di sette figli, pur avendo precocemente manifestato un vivo interesse per lo studio, fu [...] , in Nuova Antologia, 10 genn. 1907, p. 126); fondamenti in tutto aderenti all'ideologia di derivazione positivistica di cui si alimentava il socialismo riformista, anche quando assumevano coloriture assai personali nell'esaltazione feticistica del ...
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RENSI, Giuseppe
Fabrizio Meroi
RENSI, Giuseppe. – Nacque a Villafranca di Verona il 31 maggio 1871 da Gaetano, medico, e da Emilia Wallner, di origini salisburghesi.
Nella famiglia paterna, di tradizioni [...] ), una raccolta di saggi nei quali i temi più diversi sono affrontati in una cornice filosofica di impronta fondamentalmente positivistica.
Del periodo svizzero di Rensi va anche ricordata la collaborazione – che andò ben oltre il semplice ruolo di ...
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GORLA, Luigi (Gino)
Marco Mantello
Nacque a Crema (Cremona), il 28 dic. 1906, da Giuseppe e Teresa Miroglio.
Iscrittosi nel 1924 alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Pavia, il G. passò successivamente [...] del libero diritto e dalla cosiddetta giurisprudenza degli interessi. Egli rivendicò infatti, anche se ancora in chiave positivistica, la centralità dell'interpretazione, come specifica attività di conoscenza, contrapposta alla scienza del diritto e ...
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BUSTICO, Guido
Marina Guglielmi
Clara Gabanizza
Nato a Pavia il 25 genn. 1876 da Giuseppe e da Giovanna Gandullia, laureato in lettere, fu dapprima insegnante, e con S. De Dominicis direttore (1901)della [...] 1911), Svolgimento storico degli studi sull'infanzia (in L'igiene e la scuola, Genova 1919).Tipica espressione della cultura positivistica del B. è il saggio sul Concetto del progresso nella storia (in Vico, Comte, Condorcet, Kant: estr. dagli Atti ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] parte, si formò intellettualmente sotto l'influenza della cultura neoidealistica e liberista, in aperto contrasto con la tradizione positivistica del socialismo italiano. Insieme con Tasca e Togliatti, il G. progettò allora di fondare una rivista di ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.