DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] sostanziale strumento di ogni studio storico e critico. Questo tipo di concezione della letteratura, di impronta positivistica, benché spesso approdasse a una certa angustia e riduttività di prospettiva critica e di valutazione estetica, ebbe ...
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FILOMUSI GUELFI, Francesco
Stefania Torre
Nacque a Tocco da Casauria (ora provincia di Pescara) il 21 nov. 1842, primogenito di Michele e di Eufrosina Scamolla.
In un clima culturale inasprito dalla [...] che rivendicavano ormai una collocazione stabile nei corsi di laurea. La battaglia intrapresa contro l'imporsi degli approcci positivistici alle questioni giuridiche si caricava per tali ragioni di uno specifico significato. Il F. opponeva, a coloro ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] del Paradiso" (p. 36).
Il L. faceva però un uso particolare di questa tesi soggettivista. In linea con l'ispirazione positivistica di fondo, non si fermava a enunciare il criterio formale dell'etica nel soggettivismo, ma lo usava per mettere in luce ...
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BERTOLINI, Ottorino
Cinzio Violante
Nacque a Udine il 10 nov. 1892 da Annibale e Luigia Locatelli, di una vecchia famiglia bergamasca di professionisti. Nel 1911 si immatricolò presso la facoltà di [...] , I, Romae 1948, pp. 103-173.
La filologia del B., la sua critica delle fonti non potevano dirsi meramente positivistiche : Familiarizzandosi sempre più con gli ambienti ecclesiastici romani dell'Alto Medioevo, soprattutto con i circoli più vicini al ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] ciascun membro, un fondamento ontologico del diritto e della giustizia che emancipa il diritto naturale dalla riduzione positivistica a diritto positivo potenziale (ultima parte de Ilprincipio del diritto, Padova 1933).
Di Muratori (Laurea in leggi ...
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DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] meridionale, alla quale risposero numerosi studiosi, alcuni seguaci della scuola antropologica, altri seguendo un'interpretazione storica e positivistica. Il D. si colloca tra questi ultimi con uno scritto originale, che non apparve sulla rivista in ...
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BONFANTE, Pietro
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Nacque il 29 giugno 1864 a Poggio Mirteto (Rieti) da Innocenzo e da Nevilla Monteneri. Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di [...] e sfumato che non, ad esempio, in Scialoja, si riproponeva nel lavoro del B. il problema d'una recezione di temi positivistici e di elaborazioni sociologiche della coeva cultura europea. Anche se non sembra molto attendibile la tesi del Voci d'un ...
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CICU, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 10 giugno 1879 da Gavino e da Gavina Sanna. Nella città natale compì tutti i suoi studi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza, ancora studente iniziò [...] , giudicata la fonte primaria della politica familiare del ventennio, si connettono motivi di derivazione irrazionalistica, positivistica e cattolica. Ma sono questi ultimi, innestati nella concezione organicistica del C., che sempre più ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] 'opera del D. quella combinazione di liberismo, riformismo e nazionalismo produttivistico che, associata alla matrice positivistica che aveva caratterizzato la prima generazione delle scienze sociali, doveva trovare un singolare punto di equilibrio ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] - la lettura della sua bibliografia, egli non abbandonò mai alcuna delle esperienze storiografiche attraversate, da quella tardo-positivistica della scuola in cui si formò, a quella crociana, ora avvertita come conquista di nuovi orizzonti, come ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.