BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] il metodo del B. sembrava essere quello "organico e morfologico", elaborato da P. Bonfante, di stampo nettamente positivistico. È concetto di obbligazione veniva raffigurato come un'entità reale. R una vecchia metafora savigniana, già richiamata da ...
Leggi Tutto
PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] del problema giuridico al problema morale; critica radicale dell’astrattezza metodologica di matrice materialistica e positivistica; rivendicazione dell’assolutezza e della spiritualità dei valori.
Già in quegli anni Petrone denominava la ...
Leggi Tutto
GAUDENZI, Augusto
**
Nacque a Bologna il 17 maggio 1858 da Agostino e da Cornelia Pelloncini. A Roma, dove la famiglia si trasferì nel 1875 al seguito del padre, nominato capo sezione al ministero delle [...] leggi germaniche (Bologna 1883) e La legge salica e gli altri diritti germanici (ibid. 1884).
La lettura positivistica del diritto di fatto vigente nelle società altomedievali sollecitava, comunque, il G. ad avvalersi di categorie giuridiche che ...
Leggi Tutto
D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] del 28 dic. 1908 rimanendo sepolto fra le macerie.
Il D. costituì una figura di indubbio interesse nella corrente positivistica della filosofia giuridica e della teoria generale del diritto italiane a cavallo dei due secoli. In lui si distinguono ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] sono molteplici. È stato finemente notato che
l’elogio del codice non nasce da una netta scelta di stampo positivistico, non è esaltazione della nuda volontà del legislatore ma racchiude qualcosa di diverso. Quello che più rileva nei commentari ...
Leggi Tutto
GORLA, Luigi (Gino)
Marco Mantello
Nacque a Crema (Cremona), il 28 dic. 1906, da Giuseppe e Teresa Miroglio.
Iscrittosi nel 1924 alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Pavia, il G. passò successivamente [...] del libero diritto e dalla cosiddetta giurisprudenza degli interessi. Egli rivendicò infatti, anche se ancora in chiave positivistica, la centralità dell'interpretazione, come specifica attività di conoscenza, contrapposta alla scienza del diritto e ...
Leggi Tutto
Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] di resistenza" (v. Schmitt, 1932; tr. it., pp. 218 e 228-229). Nella sua affilata critica alla degenerazione positivistica dello Stato legislativo parlamentare, Carl Schmitt coglie sicuramente nel segno nel mostrare la vulnerabilità di una concezione ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Gabrio
Maria Floriana Cursi
Nacque a Napoli il 14 luglio 1913, ultimo di sette figli, da Luigi, ingegnere e professore di elettrotecnica presso l'Università di Napoli, e da Emma Vallauri.
Un [...] et documenta historiae et iuris, XVI (1950), pp. 255 ss. - risponde all'esigenza di "superare la concezione meramente positivistica e statualistica del diritto" per arrivare a un "diritto umano": un complesso di precetti e di istituti comuni ai vari ...
Leggi Tutto
Alberto Vespaziani
Abstract
L’interpretazione costituzionale dipende dalla teoria della costituzione e dalla teoria dell’interpretazione. Non esiste un grado zero dell’interpretazione, le interpretazioni [...] e dell’analisi dei lavori preparatori da cui desumere l’intenzione del costituente. Asserito il tramonto delle pretese positivistiche alle deduzioni logicamente necessitate ed all’unico metodo corretto, quale è il criterio-guida per giudicare della ...
Leggi Tutto
COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] Stato e "ordinamento giuridico" (Lo Stato corporativo quale Stato di diritto, Roma 1928) e, in parte, anche la concezione "positivistica" dei compiti dei giuristi, chiamati, in quanto tali, a comprendere il diritto come fenomeno storico, e dunque "in ...
Leggi Tutto
positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.