CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] da Gioberti a Mazzini, fino a Carducci, Oriani e D'Annunzio: l'intonazione "idealistica" del C. celava malamente la vena positivistica alla quale egli si era originariamente nutrito e che era spesso denunciata dal lessico e dalle immagini non di rado ...
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GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] . In primo luogo, sin dalle pagine del già ricordato Prologo, la battaglia per una critica che, superate le angustie positivistiche del metodo storico, coniugasse la lezione del Nencioni con lo storicismo di F. De Sanctis, creando una nuova figura di ...
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BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] questo primo incontro coi Seicento è mantenuto fermo il giudizio di condanna unanimemente espresso dalla contemporanea cultura positivistica sull'età della Controriforma, considerata un'epoca di deplorevole decadenza, ma si afferma nel tempo stesso ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] filologici della scuola dei Comparetti, Villari, D'Ovidio, Monaci, una filologia tutta ispirata al rigore della scuola positivistica, e l'incontro con l'Estetica crociana. Quest'incontro servì a chiarire meglio le finalità personali della ricerca ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] meccanica recezione dei metodi tedeschi di ricerca e a un provinciale interesse per i rapporti e gli "influssi" (positivisticamente intesi) fra le due letterature e le due lingue. Il bizzarro incrocio fra un attardato romanticismo (in qualche misura ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] giudizio, insieme con la sua formazione romantica, pesò su di lui in un periodo in cui, sotto la spinta positivistica, si esigeva l'assoluta estraneità del raccoglitore nei confronti del materiale folclorico. Il giudizio di scarsa scientificità delle ...
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CANNIZZARO, Tommaso
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 17 ag. 1838 da Francesco, discendente da aristocrazia spagnola, già senatore della città e carbonaro del '20, e da Domenica Arena. Compì [...] estetico e panteistico, per cui la poesia filosofico-scientifica del C. si pone fra la scrittura poetica positivistica del Rapisardi e quella spiritualistico-cristiana dello Zanella, al cui livello artistico degnamente si adegua quello del C ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] difetto di storicità, inevitabile d'altronde per la sua formazione meramente, o antiquatamente, "letteraria" da un lato, e astrattamente "positivistica" dall'altro (onde gli autori cui più s'ispira, pur combattendoli, sono H. Spencer, A. Bain, T.-A ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] poeta, il più adatto a conoscere e interpretare la cultura del mondo popolare. Originale interprete della stagione positivistica, fu un precursore delle scienze socio-antropologiche per le sue acute intuizioni e interpretazioni dei fatti sociali. La ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] avvicinato alla Commedia F. De Sanctis in reazione all'interpretazione spesso schematica e fredda cui giungeva la critica storico-positivistica: cfr., oltre il cap. La "Commedia" nella Storia della Letter. Ital., ediz. a cura di B. Croce, Bari, 1912 ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.