Filosofo italiano (Ferrara 1884 - Dolo, Venezia, 1940), scolaro di R. Ardigò; prof. di filosofia morale nell'univ. di Firenze. Pur partendo da posizioni positivistiche, criticò con molta finezza le schematiche [...] teorizzazioni deterministiche correnti, distinguendo nella sua opera più nota, La previsione dei fatti sociali (1907), una previsione necessaria e una previsione condizionale. Sottopose inoltre ad approfondita ...
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Storico tedesco delle religioni (Hechingen, Hohenzollern, 1874 - Tubinga 1958); prof. nelle univ. di Francoforte sul Meno e (dal 1934) di Königsberg. In opposizione alle correnti positivistiche, ha cercato [...] di riaffermare il valore religioso della mitologia antica, evidenziando la struttura organica e specifica della religione greca. Nelle divinità del politeismo greco ravvisa espressioni di obiettive forme ...
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Natorp, Paul
Filosofo e pedagogista tedesco (Düsseldorf 1854 - Marburgo 1924). Insegnò dal 1885 al 1922 nell’univ. di Marburgo. Insoddisfatto delle filosofie materialistiche e positivistiche del suo [...] tempo, si dedicò allo studio del pensiero di Kant e fu successivamente uno degli esponenti principali, in seno alla Scuola di Marburgo (➔), della reviviscenza kantiana della seconda metà dell’Ottocento ...
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Joel, Karl
Joël, Karl
Filosofo tedesco (Hirschberg 1864 - Wallenstadt, Svizzera, 1934). Allievo di Dilthey, insegnò nell’univ. di Basilea dal 1897. La sua visione della natura, critica verso le concezioni [...] positivistiche e meccanicistiche, si ispira alla filosofia di Schelling. La vita organica vi appare come il luogo in cui natura e pensiero si incontrano (Philosophie der Gegenwart in Selbstdarstellungen, 1921). Nei suoi studi di storia della ...
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Termine di grande diffusione nella psicologia, nella filosofia e in genere nelle scienze umane in Germania dagli inizi del Novecento, adottato per affermare una concezione attiva, dinamica della vita della [...] coscienza, contro le sue riduzioni positivistiche a semplice processo fisiologico, meccanico, associativo.
Reso in italiano con l’espressione «esperienza vissuta» o «vivente», indica l’aspetto personale, unitario per cui i contenuti della coscienza ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] in Italia. La sua polemica si svolse su due fronti: contro le revisioni e le volgarizzazioni deterministiche e positivistiche del marxismo, ne affermò il significato integralmente storicistico e antimetafisico; contro i fautori della "crisi" e del ...
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JOUFFROY, Théodore
Guido Calogero
Filosofo francese, nato a Pontets (Giura) il 7 luglio 1796, morto a Parigi il 1 marzo 1842. Professore di filosofia all'École Normale, alla Sorbona e al Collège de [...] della corrente psicologico-spiritualistica che nella prima metà dell'Ottocento si oppose in Francia a quelle sensistiche e positivistiche, e che ebbe per massimo esponente il Cousin.
Scritti principali: Les sentiments du beau et du sublime (Parigi ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] alcuna istanza estetica.
Il cinema nasce in un clima culturale fortemente connotato da più o meno rozze ideologie positivistiche, attive nell'ambito del pensiero e in quello della ricerca scientifica, e nasce come il prodotto perfezionato di una ...
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Sistema di logica deduttiva e induttiva (A system of logic ratiocinative and inductive)
Sistema di logica deduttiva e induttiva
(A system of logic ratiocinative and inductive) Opera (1843) di J.S. [...] , su basi rigorosamente induttive e descrittivo-empiriche, come avviene nelle scienze naturali. L’adesione dell’autore alle tesi positivistiche di Comte si traduce nella proposta di una metodologia scientifica e di una logica unificanti. L’analisi si ...
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Concezione speculativa e cosmologica secondo la quale il corso degli eventi del mondo, compiuto il proprio ciclo, ritorna su sé stesso, in una serie indefinita di identiche ripetizioni.
Simile concezione, [...] presocratici, nello stoicismo ecc.). Abbandonata nell’età moderna, sia da parte delle correnti idealistiche, sia da quelle positivistiche e dalla stessa teologia cristiana, che non può accettare una dottrina che così pienamente ostacola la libertà ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, in senso favorevole, o anche sfavorevole,...