FIORESE, Sabino
Vito Antonio Leuzzi
Nacque a Grumo Appula (Bari) il 21 ott. 1851, da Raffaele, medico della corte dei Borboni e professore di nosologia nei licei delle Puglie, e da Petronilla Buttaro. [...] in Puglia, in La Terra di Bari, II, Trani 1900.
Il saggio del F., rigorosamente ispirato ai principi positivistici, s'inseriva in una vasta indagine sulle strutture economiche, sociali e culturali della Terra di Bari, affidata dall'amministrazione ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] un giudizio, capace al massimo di un'approssimazione: concetti che denotano un influsso del Carducci di fronte al realismo positivistico, con in più una evidente suggestione dannunziana. Più mobile è ora la ricerca sperimentale del C., in quegli ...
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BOCCIONI, Umberto
Maurizio Calvesi
Figlio di Raffaele, impiegato di prefettura, e di Cecilia Forlani, romagnoli, nacque a Reggio Calabria il 19 ott. 1882. Seguì la famiglia nei vari spostamenti a Genova, [...] per Previati, nella cui opera si riassumevano i due poli principali dei suoi interessi: con il divisionismo, il dato positivistico, centrale nello sviluppo dall'impressionismo a quello che sarà il cubismo, con l'espressionismo e il simbolismo il dato ...
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BONFANTE, Pietro
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Nacque il 29 giugno 1864 a Poggio Mirteto (Rieti) da Innocenzo e da Nevilla Monteneri. Terminati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di [...] e sfumato che non, ad esempio, in Scialoja, si riproponeva nel lavoro del B. il problema d'una recezione di temi positivistici e di elaborazioni sociologiche della coeva cultura europea. Anche se non sembra molto attendibile la tesi del Voci d'un ...
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MATURI, Sebastiano.
Giuseppe Landolfi Petrone
– Nacque ad Amorosi, nel Sannio, il 17 genn. 1843 da Francesco e Anna Calenda. Dopo gli studi primari compiuti nella città natale completò la formazione [...] dei fatti (nel M. era molto sentita la componente razionalistica che rifiutava l’accertamento di stampo positivistico), bensì che esso implichi un’effettiva conversione interna della mente nell’oggetto, accomunati entrambi, brunianamente, dall ...
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LO SAVIO, Niccolò
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Putignano, presso Bari, il 14 febbr. 1834, da Domenico e da Arcangiola Fontera. Nel curriculum allegato nel 1876 alla domanda di partecipazione al concorso [...] .
Inizialmente l'interesse del L. si era appuntato sulla statistica, evidentemente anche per il riflesso del clima positivistico respirato a Firenze. Uscirono così alcuni manuali dal taglio divulgativo (Istituzioni di statistica teoretica e pratica ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] Bissolati, C. Prampolini e F. Turati carteggiarono col C., che divenne uno dei maggiori esponenti italiani del socialismo positivistico ed evoluzionistico, di ispirazione darwiniana, con l'opera Il socialismo, pubblicato a Catania nel 1884, una delle ...
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RENIER, Rodolfo
Guido Lucchini
RENIER, Rodolfo. – Nacque a Treviso l’11 agosto 1857 da Luigi, nobiluomo, e da Fanny Venturi.
Il padre era magistrato e cambiò spesso sede per la sua professione. Il giovane [...] , invece, trae spunto dalla morte della madre dello scrittore per interpretarne l’opera alla luce di un topos positivistico, l’eredità patologica. Più interessanti appaiono i saggi di germanistica, che si occupano di autori affatto ignoti in ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] ch'era poco "filologo" e mostrava scarso apprezzamento della Germania, filologica e non, ch'essi sola conoscevano. In ambiente positivistico, o prepositivistico (ma il F., cordialmente amico di Fr. Bonatelli, tace di R. Ardigò) poco anche poteva ...
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CAETANI, Leone
Francesco Gabrieli
Nato a Roma il 12 sett. 1869, primogenito di Onorato, principe di Teano, poi duca di Sermoneta, e di Ada Bootle Wilbraham, crebbe nell'avito palazzo delle Botteghe [...] , come abbiam detto, attorno al 1915. Può dirsi piuttosto che la raccolta e cernita dei fatti secondo il metodo positivistico fossero in lui animate da un acuto e talora eccessivo spirito critico, scettico e fantastico insieme, che lo portò talora ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...