BARATONO, Adelchi
Vittorio Mathieu
Nacque l'8 apr. 1875 a Firenze dove il padre, Alessandro, originario di Ivrea, si era stabilito dopo il trasferimento della capitale del regno da Torino. La madre, [...] concepita. Questo movimento culmina nei Fondamenti di psicologia sperimentale (Torino 1906), che risentono ancora dell'influsso positivistico, nella ricerca di una filosofia scientifica, ma cominciano, al tempo stesso, a rivelare l'originalità ...
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Filosofo (Montpellier 1815 - Prades 1903). Discepolo di A. Comte, R. può considerarsi l'iniziatore del neocriticismo francese riallacciantesi, oltre che a Kant, anche alla tradizione del razionalismo francese. Notevole [...] libertà, che vedeva negata dai sistemi teologici come da ogni filosofia della storia e dalle varie forme di naturalismo positivistico. Opere principali: Essais de critique générale (4 voll., 1854-64); La science de la morale (1869); Uchronie (1876 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] subito la censura del segretario generale della Pubblica istruzione (che giudicava il suo insegnamento, improntato al naturalismo positivistico, offensivo per le credenze delle famiglie), il nuovo ministro Guido Baccelli lo promosse alla cattedra di ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] soggettive (la 'fame', la 'paura', ecc.).
Durkheim è, se non il fondatore, il primo grande esponente della sociologia positivistica. Egli vuole avvicinarsi il più possibile al modello delle scienze della natura come lui lo intendeva. La sociologia ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] ', della rimessa in discussione radicale, dei fondamenti, sono comuni a tutta la riflessione del Novecento, idealistica non meno che positivistica. La scienza, e il rapporto con essa, sono il banco di prova per tutti, dopo il doppio fallimento, del ...
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LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] A. Levi, R. Mondolfo). De Sarlo aveva insistito sulla necessità di rispondere al doppio fronte, idealistico e positivistico, che dominava la cultura filosofica del tempo, con l'elaborazione di una filosofia che interrogasse la psicologia per rendere ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] ’i., ma contrappone questa funzione libera e creatrice all’intelletto schematico e statico. Alla reazione allo scientismo positivistico si possono far risalire, oltre alla filosofia di Bergson, anche altre forme d’intuizionismo affermatesi nei primi ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] sono "vere entità ideali sussistenti ed operanti nelle cose come elementi costitutivi delle medesime", a un "naturalismo quasi positivistico" che, come ricorda Garin, pone "alla radice della natura e dello spirito un Essere logico-metafisico che non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] 1903, nel già ricordato Studi e note) e che – come si è accennato – necessita di un ‘supporto’ di tipo positivistico.
Né la spiccata sensibilità alle problematiche etiche e sociali è estranea alla grande ammirazione che Rensi prova per le istituzioni ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] di recuperare il luogo originario ove si costituisce il senso autentico dell'idea di corrispondenza.
Una critica radicale all'atteggiamento positivistico e alla sua concezione della v. si deve a F.W. Nietzsche. L'ossequio verso la scienza e i suoi ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...