Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] delle scienze naturali e delle scienze sociali esatte». E va da sé - precisa Dahrendorf, Ralf - che «chiunque definisca positivistico questo approccio o non lo ha compreso, oppure intende sminuirlo come una questione equivoca».
L’altra grande idea di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federigo Enriques
Giorgio Israel
La figura di Federigo Enriques occupa una posizione centrale nella storia della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale. Egli fu uno [...] nella formazione del pensiero scientifico restituisce una funzione alla metafisica, troppo affrettatamente proscritta dal pensiero positivistico: essa fornisce rappresentazioni soggettive che giocano il ruolo di ‘modelli’ degli oggetti reali e così ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] che il residuo nell’individuo dell’esperienza acquisita dalla specie in questo processo. Nella cultura francese, l’approccio positivistico allo studio delle scienze morali portò A. Comte a concludere che la condotta morale è quella che tende all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] la società (Quaderni del carcere, cit., pp. 422-23).
La «combinazione» riguardava soprattutto lo scientismo positivistico che caratterizzava il marxismo sovietico, i cui testi principali, La teoria del materialismo storico. Manuale popolare di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] È il costante ricorso ai «fatti storici» che consente anzi a Mosca, pur nel quadro di un generale orientamento positivistico, di prendere le distanze dai fondatori ottocenteschi della sociologia. Non solo l’opera di Auguste Comte è da lui sottoposta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] della natura e del mondo sociale», p. 375).
Introducendo nel 1982 un importante volume su Scienza e filosofia nella cultura positivistica, Antonio Santucci osservava che il positivismo era diventato per un lungo tratto di tempo «un pezzo da museo» e ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] concetto della l. come autodeterminazione e intima necessità. A Kant ritornano le filosofie che reagiscono al determinismo positivistico, intese a salvare la l. della condotta morale. Nel quadro del ritorno all’idealismo classico, i movimenti ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] variamente esercitata sull'e. dalla ricerca sociologica. Un'e. sociologica nasce già, com'è noto, in concomitanza con la cultura positivistica (A. Comte, H. Taine e, in area germanica, W. Wundt), e in generale in essa è quasi sempre presente una ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] della ragione operata dall'idealismo; e dall'altro lato contro l'obiettivazione della ragione operata dallo scientismo positivistico, che vedeva la ragione realizzata nell'ordine e nelle leggi necessarie della realtà naturale.
L'analisi, cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] avvale. A prima vista, la tipologia dei residui elaborata appare piuttosto artificiosa, e risente in modo manifesto del lessico positivistico della psicologia tardo-ottocentesca; ma a considerarla da vicino essa si mostra in grado di dar conto di un ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...