Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] organismo ancora troppo fragile e nei primi anni del post-concilio non riuscì a svolgere una funzione né organica 14-17 novembre), ibidem, III, 7, p. 498; III, 8 p. 181; sul mondo moderno (20 ottobre- 5 novembre), ibidem, III, 5, p. 116; 3,6 p. 319; ...
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Totalitarismo
Simona Forti
La vicenda di un termine e di un concetto
Con l'emergere, nel XX secolo, dei regimi comunista, fascista e nazista il lessico delle scienze storico-sociali si arricchisce di [...] ; esso rappresenta l'Assoluto, l'Infallibile [...]. Una volta posti questi principî lo Stato può tutto" e per questo esso il nostro secolo" in connessione sia con la nascita della moderna società borghese sia con il pensiero di Marx. Il fascismo ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] circoli di corte. Era qui che si coglieva la «modernità» del Regno di Sardegna rispetto alle altre componenti di un .
Si può discutere su quanto questa fosse una razionalizzazione ex post e anche un po’ artificiale di quanto avvenuto, ma costituiva ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] il profondo carisma, e la considerazione per i tempi moderni: nella Gaudet mater ecclesia vede ‘la linea’ del suo diario, cit., p. 410.
7 Cfr. L. Lenzi, Concilio e post-Concilio in Italia: mons. E. Bartoletti arcivescovo a Lucca, 1958-1973, Bologna ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] di politica governativa tipica dei sistemi rappresentativi di tipo moderno, gli anni di Cavour al potere hanno un’importanza il 17 marzo 1861 e già nel 1867 chiamato in un posto chiave come quello di segretario generale. Pasquale Giuliano Massone fu ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] la sua precoce politicità. E così, in epoca medievale e moderna (e per la verità anche molto prima, come ci ricorda , gli oppressi;
Ho sorriso ai superbi oppressori;
A seder mi son posta con essi.
Vile! un manto d’infamia hai tessuto:
L’hai voluto ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] Pipino il Breve che lo scritto di Fontanini aveva posto al centro della discussione. Nelle Osservazioni alla sua lettera a cura di N. Tranfaglia, M. Firpo, IV/2, L’Età Moderna: A. Biondi, La storiografia apologetica e controversistica, pp. 315-333; ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] p. 344.
61 Cfr. Marcello Mimmi e la svolta pastorale moderna della chiesa di Bari, 1933-1952, a cura di S. Palese , Padova 1969, pp. 425-452
87 Cfr. F. De Giorgi, Post-concilio e dissenso nella chiesa di Lecce, «Rivista di storia e letteratura ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] a lui vicini, e si adducono diversi casi di condanne post mortem per meglio sconfessare Teodoro di Mopsuestia. Gli scritti di ’oppressione che egli esercitò sulla Chiesa stessa. Un moderno giudizio sul rimprovero allora mossogli è stato avanzato in ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] di un riavvicinamento allo stato di fatto post-risorgimentale: attraverso l’accettazione dei fatti compiuti di A. Botti, R. Cerrato, Urbino 2000.
42 P. Scoppola, Crisi modernista e rinnovamento cattolico in Italia, Bologna 1961, pp. 33 segg.
43 Cfr. ...
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post-
pòst- [dal lat. post, post- «dopo, dietro»]. – Prefisso di molte parole composte, derivate dal lat. o, più spesso, formate modernamente, nelle quali indica per lo più posteriorità nel tempo, col senso quindi di «poi, dopo, più tardi»....
posta elettronica certificata
loc. s.le f. inv. Sistema di posta elettronica che fornisce al mittente ricevuta con valore legale dell’invio e della ricezione di messaggi informatici. ◆ Dalla Regione poi dovrà arrivare la «Casella di posta...