Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] nell’Italia dell’anteguerra insigni cultori, è sembrata poi incapace di adeguare il diritto penale alla complessità del ‘postmoderno’. Tuttavia, questa dogmatica ha mostrato delle virtù e mantiene dei pregi. Nel momento in cui il lavoro dogmatico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...]
Storia della scienza moderna e contemporanea, a cura di P. Rossi, Torino 1988, Milano 20002.
Paragone degli ingegni moderni e postmoderni, Bologna 1989, poi, con tre nuovi saggi, 2009.
Il passato, la memoria, l’oblio. Sei saggi di storia delle idee ...
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L’architettura nell’epoca della sostenibilità
Vittorio Magnago Lampugnani
Un segno distintivo (e un problema centrale) della società contemporanea è la sua frammentazione. L’individualismo dietro cui [...] impresse nella memoria collettiva. Il mito del moderno come fenomeno astorico è stato coltivato in maniera forzata dal postmoderno, che in questo modo ha giustificato il proprio diritto all’esistenza: come compensazione di un deficit. In verità ...
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ARGAN, Giulio Carlo
Claudio Gamba
Nacque a Torino il 17 maggio 1909 da Valerio, economo del Manicomio provinciale di via Giulio, e Libera Paola Roncaroli, maestra elementare. Aveva una sorella maggiore, [...] su Dadaismo, Metafisica, Surrealismo) e poi soprattutto con l’ostilità al ritorno della figurazione, all’Iperrealismo fino al Postmoderno, le posizioni di Argan si fecero sempre più sfiduciate sul futuro dell’arte; dal 1963 riprese la teoria ...
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Come è ricordato da Chiara Tripodina, nella voce Bioetica del recente Dizionario alfabetico (Diritti umani. Cultura dei diritti e dignità della persona nell’epoca della globalizzazione, 1° vol., 2007, [...] dal trionfo delle tecnoscienze. Homo faber diventa creator, l’ingegneria genetica si continua nella robotica, il postmoderno si affaccia sul postumano. Nessuna suggestione interpretativa va rifiutata, soprattutto quando ne nascano argomenti utili a ...
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Industrial design
Antonio Citterio
Delineare in un breve saggio la varietà di vicende, caratteri e condizione contemporanei del design presenta numerose difficoltà. Prendendo le mosse dall’esperienza [...]
1951-2001 made in Italy?, a cura di L. Settembrini, Milano 2001.
G. Fabris, Il nuovo consumatore. Verso il postmoderno, Milano 2003.
L. Gallino, La scomparsa dell’Italia industriale, Torino 2003.
A. Bassi, Antonio Citterio. Industrial design, Milano ...
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Sviluppi recenti del pensiero archeologico
Alessandro Guidi
L'archeologia si è sempre misurata con la cultura del suo tempo, di cui ha diversamente interpretato esigenze e prospettive, ma questo non [...] ), l'approccio postprocessuale appare carico di un relativismo tipico di quello che è stato definito come ambiente intellettuale "postmoderno". B.G. Trigger ha scritto che oggi "gli archeologi vengono crescentemente sfidati a dedicare la loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] al modo di una storicità debole e condizionata. L’ermeneutica di Vattimo si è così delineata in termini postmoderni e postmetafisici.
Con Paul Ricoeur , ne Il conflitto delle interpretazioni (1969), il rapporto fra ermeneutica e fenomenologia conduce ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] le continue “ondate”, il contemporaneo assetto culturale, che sembra aver metabolizzato anche l’indigesta definizione di postmoderno, non pare offrire spazio per canoni e principi formulati collettivamente, tanto che il sociologo Zygmunt Bauman ha ...
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BEVILACQUA, Alberto
Alberto Bertoni
Nacque a Parma il 27 giugno 1934, da Mario e da Giuseppina (a tutti nota però come Lisa o Lisetta) Cantadori.
Il padre, che aveva aderito al fascismo, proveniva da [...] di sé rovine e scorie mai rimosse, insieme con un vuoto pneumatico di sentimenti, progettualità, umanità di cui il postmoderno, attraverso il disconoscimento della memoria come valore insostituibile e la parallela rinuncia a un’idea progressiva e ...
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postmoderno
postmodèrno (o pòst-modèrno) agg. [dall’ingl. postmodern, comp. di post- e modern «moderno»]. – Termine usato a partire dagli anni ’60 del Novecento, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, per definire le varie tendenze...
postmodernismo
s. m. [dall’ingl. postmodernism, der. di postmodern «postmoderno»]. – Termine con cui, nella critica artistica, si indica una serie di esperienze teoriche e pratiche svolte nel campo architettonico (e analogam. anche in altri...