AMEDEO V, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio secondogenito di Tommaso di Savoia, già conte di Fiandra, signore di Pinerolo e di Torino, e di Beatrice Fieschi, nipote di Innocenzo IV, nacque nel [...] , la monarchia di Parigi iniziò un'abile politica di pacificazione apparente, in realtà di assorbimento. A. ereditò dallo zio Filippo la 'accordo con i Visconti di Milano; crollata la potenza del marchese, cercò di imporre al successore Giovanni ...
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APOSTOLI, Francesco
Marino Berengo
Nacque a Venezia nel 1755, di famiglia "cittadina originaria", insignita all'inizio del secolo del titolo comitale e tradizionalmente dedita alla carriera di cancelliere [...] latini dalle pastoie della civiltà; mentre non manca, nell'apparente rispetto formale, un'afiusione sarcastica a Venezia, immersa nelle l'avversione per il clamore delle guerre e per la potenza del denaro, accentrato nelle mani dei grandi; sì che le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Calderón è considerato, insieme a Lope de Vega, il più importante drammaturgo del [...] al tempo stesso indica l’inizio della fine per la potenza spagnola, ormai avviata a un declino inesorabile sullo scacchiere problemi di attribuzione, con la complicazione aggiunta dell’apparente disinteresse di Calderón per la fissazione testuale di ...
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Sole
Giuditta Parolini
La nostra stella
Il Sole è la stella più vicina a noi e più importante per la nostra esistenza. La sua luce e il suo calore sono indispensabili per la vita della Terra, e la regolarità [...] esseri viventi. Il Sole emette nello spazio, per irraggiamento, una potenza di 3,8 x 1026 W, che solo in minima parte Sole sorge a est e tramonta a ovest: nel suo apparente movimento quotidiano l’altezza dell’astro sull’orizzonte aumenta gradualmente ...
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Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, incondizionato. Si oppone quindi propriamente a «condizionato», «dipendente», ma non a «relativo», giacché esso non esclude la relazione per la quale un [...] §§ 80 e 92 dell’Enciclopedia Hegel precisa che l’apparente consistenza e identità delle cose finite è opera della « inerte solitudine», dalla quale risulta più la sua impotenza che la sua potenza. L’a. di Hegel non ha nessun timore di entrare nel ...
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Valle d’Aosta
Katia Di Tommaso
Terra di valichi
La Valle d’Aosta è la regione continentale italiana dal territorio più chiaramente definito: una valle su cui si innestano tante valli laterali e ben [...] l’apparente chiusura verso l’esterno, la Valle d’Aosta ha sempre avuto una funzione di collegamento, grazie ai valichi che uniscono l’Italia con la Francia e con la Svizzera. Il controllo di questi valichi diede origine alla potenza della contea ...
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Assiri e Babilonesi
Pietro Mander
La nascita delle prime città e della scrittura
L'antica Mesopotamia, la regione estesa tra Tigri ed Eufrate che corrisponde pressappoco all'odierno Iraq, è considerata [...] di Assur cadde nel 614 e Ninive nel 612 a.C. La potenza assira svanì per sempre.
Vittoriosi sul nemico assiro, i Babilonesi poterono prossimo a quello dei giorni dell'anno, ossia della apparente rivoluzione completa del Sole), che usiamo ancora oggi, ...
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CASANA, Severino
Giorgio Rochat
Nacque il 23 ott. 1842 a Torino, secondogenito del barone Giuseppe Alessandro e di Teresa Cobianchi. Si laureò in ingegneria industriale e lavorò dal 1864 al 1869 alla [...] italiana quanto più salda possibile in relazione alla potenza finanziaria del paese e poi nel senso di specifici come il C. mostrava però che la concessione sarebbe stata più apparente che reale; non solo infatti si sarebbe trattato di una breve ...
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Diderot, Denis
Jérémie Barthas
Scrittore, filosofo, critico d’arte francese, nato a Langres nel 1713 e morto a Parigi nel 1784. Figura centrale dell’Illuminismo europeo, fu curatore, insieme a Jean [...] l’accento, da un lato, sull’impegno di M. contro la «potenza dispotica della casa dei Medici» e, dall’altro, sulla sua presunta empietà scrive che coloro i quali «hanno visto solo il senso apparente» del Principe, «non hanno capito il senso vero» ( ...
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Averroe
Averroè
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l-Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Della sua vasta produzione [...] toccare la filosofia. Ogni contraddizione tra le due non è che apparente; la locuzione di dottrina della «doppia verità» deriva non dal le forme dal di fuori, le contiene ab aeterno in potenza. Le cose quindi si formano, in quanto dalla materia le ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo,...
fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...