śvetāmbara In sanscrito, epiteto («che indossa un vestito bianco») degli appartenenti a una delle due sette in cui si divise il jainismo nel 1° sec. d.C.; si contrapponevano a quella dei digambara («vestiti [...] dovuto il Siddhānta, cioè il canone della dottrina jainista scritto quasi del tutto in ardhamā-gadhī (una variante del pracrito): i digambara gli negano qualsiasi autorità, ma le frequenti concordanze tra il loro insegnamento e le concezioni esposte ...
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Kshatrapa occidentali
Dinastie dell’India occidentale e centrale (Saurashtra e Malwa) fondate dagli shaka costretti dall’avanzata kushana ad abbandonare le regioni più a N. A tale periodo risale l’era [...] /Manbanos), seguì quella dei Mahakshatrapa Karddamaka, con capitale a Ujjayini. Introdussero importanti innovazioni nella legenda monetaria (pracrito «sanscritizzato», scrittura greco-latina, data), e nell’epigrafia dalla metà del 2° secolo (uso del ...
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hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti [...] una ricchezza notevole: come in altre lingue neoindiane, accanto al patrimonio ereditato dalla corrispondente varietà di pracrito secondario, esistono numerose parole desunte dal sanscrito a motivo del prestigio culturale di questa lingua, e ...
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Re indiano della dinastia Maurya del Magadha; successe al padre Bindusāra nel 274 a. C. Erede d'un impero che comprendeva quasi tutta l'India, limitò la sua azione bellica alla cruenta repressione di una [...] , e rappresentano i più antichi documenti dell'epigrafia indiana. Sono redatte in forme leggermente divergenti di pracrito, basate su quella impiegata dalla cancelleria del Magadha (Bihar centrale). Ma alla frontiera nord-occidentale dell ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] che, come il Buddha, si era rivolto ai suoi ascoltatori in una lingua 'naturale' (pràkṛta), il canone è redatto in pracrito, lingua che - pur discendendo dal sanscrito - è stata in origine più di questo vicina agli idiomi parlati nella pianura del ...
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IN Celebre poeta, retore e prosatore indiano, generalmente assegnato al sec. VII d. C. (v. india: Letteratura). La tradizione gli attribuisce tre opere (nulla ci è noto della sua vita) delle quali due [...] 'autore. Vengono in essa considerati la forma (prosa, poesia o misto di prosa e poesia), la lingua (sanscrito o pracrito) e lo stile di cui possono constare i diversi generi letterarî, e particolarmente trattate le numerosissime figure retoriche che ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] classica; un s. misto (detto anche buddhistico ibrido, o dialetto gatico), denominazione con cui si indica una forma di pracrito mediata attraverso il s., che si ritrova soprattutto in brani poetici (Gāthā) di alcune opere canoniche del buddhismo ...
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HEMACANDRA
Ambrogio BALLINI
. Poeta, filosofo, novellatore, grammatico lessicografo, retore, giurista indiano. Nato in Dhundhuka, presso Ahmedabad (Gujerat) nel 1089, morì nel 1172, dopo avere per tutta [...] di Kumārapāla", poema epico-storico in 28 canti, primi 20 dei quali in sanscrito, e gli ultimi 8 in pracrito, diretti tutti a illustrare le regole che egli aveva esposto nella sua grande grammatica intitolata Siddhahemacandra, il cui ottavo capitolo ...
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. Poeta drammatico indiano della seconda metà del sec. III o della prima del IV d. C., il cui nome e la cui alta fama erano stati tramandati da poeti e da autori varî indiani, di alcuno dei quali egli [...] di Kṛṣṇa (v.) e di Rāma (v.), da un'opera novellistica sconosciuta e da un'altra, il cui testo originale in pracrito è andato perduto e di cui non ci è pervenuta che una tarda elaborazione sanscrita, la Bṛhatkathā (la grande novella) di Guṇāḍhya ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] al 1891 fu a Berlino dove frequentò Ernst Leumann, Albrecht Weber e Karl Friedrich Geldner, e si accostò al pāli e al pracrito. Nel 1892 si recò a Londra e, nello stesso anno, conseguì la libera docenza in sanscrito presso il R. Istituto di studi ...
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pracrito
pràcrito s. m. e agg. [dal sanscr. prākṛta- «naturale, volgare»]. – Denominazione dei singoli linguaggi indoarî sviluppatisi accanto al sanscrito e raccolti sotto la denominazione complessiva di linguaggi medio-indiani. Anche come...
hindi
〈ì-〉 agg. e s. m. [dal pers. hindī «indiano»; in hindi agg. e s. f.]. – Nome di una vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa all’ingrosso il centro della pianura indogangetica, nell’Unione Indiana, di cui una varietà standardizzata...