Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , come gli altri ducati bizantini, con a capo un duca, e, sotto questo, una serie di dignitarî civili, fra cui il praefectusurbis. Sino alla lotta contro le immagini, il duca e il prefetto erano inviati da Costantinopoli: ma dal 727 in poi la nomina ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] S. B. Codices graeci: recensuerunt Iohannes Mercati Bybl. Vat. praefectus et Pius Franchi dei Cavalieri scriptor, I (codd.1-329 di Costantinopoli, oltre le citate storie: Leonardo di Chio, De Urbis C.polis iactura, (in Migne, Patrol. Graeca, 159, coll ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] quelle degli aediles, dei vicomagistri dipendenti dal praefectus urbi, del curator aquarum, dei curatores alvei :500, pianta rinnovata in seguito da Settimio Severo nella Forma Urbis (v.).
In questo campo della legislazione l'urbanistica trova in ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] Augusto da un funzionario che prese il nome di praefectus annonae.
Altri curatores erano i curatores aedium sacrarum publicorum; curatores viarum publicarum; curatores aquarum; curatores cloacarum urbis; curatores riparum et alvei Tiberis.
Bibl.: I. ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] V, fu però sostituita con quella di "praefectus Sacri Palatii"; al "datator", che compare nella a cura di A.L. Tăutu, Roma 1980.
M.L. Lombardo, Camera Urbis. Dohana minuta Urbis. Liber introitus 1422, ivi 1983, p. XII.
P. Bracciolini, Lettere, II ...
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numerario1
numeràrio1 agg. e s. m. [der. di numero, numerare; nel sign. 2, dal lat. numerarius «computista, contabile»]. – 1. agg., ant. Che rientra nel numero fisso e limitato per la sua categoria (in contrapp. a soprannumerario): diacono...