PROVINCIALE, Arte
G. A. Mansuelli
Il termine arte p. (che non fu adottato contemporaneamente ai primi tentativi di determinazione critica del problema, di cui in appresso) quando è diventato di uso [...] Arlon, 1945; di J. J. Hatt sulla tomba gallo-romana, 1951; v. monumento funerario). A parte l'esposizione prevalentemente pragmatica di F. Koepp l'inserimento dell'elemento architettonico nella problematica dell'arte p. è fatto soltanto da H. Schoppa ...
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CONFORTI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Calvanico (Salerno) il 4 ott. 1804 da Luigi e da Maddalena Montefusco. Il padre, ricco possidente, era lontano parente di quel G. Francesco Conforti che, [...] il quale l'istituto della proprietà privata andava corretto e temperato, non soppresso, ne traeva stimolo ad una concezione più pragmatica dell'economia, ma ne respingeva fermamente metodi e fini.
Come avvocato seppe farsi valere anche a Torino, ma ...
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MARSELLI, Niccola
Raffaele Romanelli
– Nacque a Napoli il 5 nov. 1832 da Luigi, capitano di uno dei reggimenti della guardia reale, originario di Cassino, e da Marianna Macaluso. Dal 1842 al 1850 trascorse [...] non «metafisica» ma «positiva» (ibid., p. 54). Citando Spencer, auspicava la formazione di una solida maggioranza progressista, pragmatica, la quale volesse «trovare la idea cardinale del suo metodo di governo nella legge di evoluzione della scienza ...
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CHARVAZ, Andrea
Paul Guichonnet
Nato in Savoia a Hautecour (Tarantasia) il 25 dic. 1793, in una famiglia di agricoltori, da Marie-Etienne e da Marie Borlet, studiò dapprima nella scuola locale (1802-1808), [...] lo spirituale dal temporale, e nella prassi politica parteggiava per la moderazione e la conciliazione. Questa mentalità pragmatica, che l'accostava al Cavour, spiega come, pur senza diventare l'intermediario privilegiato della questione romana, vi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I grandi processi di trasformazione urbana e territoriale del XIX secolo sembrano [...] quantitativi, di quartieri esterni al nucleo storico. Il progetto, infatti, si presenta come la traduzione meramente pragmatica di un disegno del tracciato urbano, privo di ogni prospettiva urbanistica e architettonica, che tiene conto esclusivamente ...
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Petrarca, Francesco
Loredana Chines
Il rapporto stretto e ineludibile fra M. e P. si impone agli occhi del lettore a cominciare dalla celeberrima chiusa del Principe (xxvi 29), dove, a suggellare con [...] come segni di una lettura attenta e responsabile, condivide con il Segretario fiorentino il senso della risonanza viva, fisica e pragmatica della parola dei classici e del loro tradursi in fatti e modalità operative.
Si pone, a questo punto, il ...
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GALDI (Galdo), Matteo Angelo
Carlo D'Alessio
Nacque a Coperchia di Pellezzano, nel Salernitano, il 5 ott. 1765 da Pasquale Galdo, il cui cognome egli muterà nella forma Galdi, e da Eugenia Fiore.
Cresciuto [...] ed arti olandese, l'attenzione del G. si concentra ormai decisamente più che sugli aspetti astrattamente ideologici sulla analisi pragmatica della questione economica, in cui è evidente l'influsso delle teorie di A. Smith.
Ritornato in Italia via ...
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NANNINI, Remigio
Claudia Tomei
(Remigio Fiorentino). – Nacque a Firenze nel 1518, secondo quanto tramanda Apostolo Zeno (1753, II, p. 430), che si basò sul registro dei defunti del convento dei Ss. [...] .
Le Considerazioni civili costituiscono l’apice della produzione storiografica di Nannini. Improntate a una visione razionale e pragmatica del reale, rivelano una profonda padronanza dei meccanismi e delle dinamiche che regolano la sfera politico ...
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Parenti, Piero
Andrea Matucci
È autore di una Storia fiorentina che copre i periodi dal 1476 al 1478 e dal 1492 al 1518, considerata una delle fonti più complete e attendibili per la storia della Repubblica [...] – P. in questo è anche favorito dall’essere per nascita partecipe di ambedue –, ma sempre adottano una superiore ottica pragmatica, alla ricerca della pubblica utilità e comunque del massimo risultato possibile. Il modo in cui M., negli anni della ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] vasto insieme di principi generali. Tra questi, occorre riconoscere anzitutto un principio di carattere conversazionale (➔ conversazione; ➔ pragmatica), il principio di cooperazione (fissato da Grice 1975). Tale principio si articola in un insieme di ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...