Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] noia a stati affettivo-cognitivi quali l'apatia (in cui l'inibizione pulsionale e cognitiva e l'inerzialità pragmatica appaiono più pervasive, divenendo talora definitive) e la depressione, con cui la noia troppo frettolosamente nella pratica clinica ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Bianchi, Claudia (2009), Pragmatica cognitiva. I meccanismi della comunicazione, Roma - Bari, Laterza.
Eco, Umberto (1984), Semiotica e filosofia del linguaggio ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] è quello del ma che, oltre a essere usato come congiunzione coordinativa con valore avversativo, ha una serie di usi pragmatici, che segnalano cioè un atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato stesso o all’enunciazione. In questi casi il ma è ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] 3 voll., vol. 3° (Tipi di frasi, deissi, formazione delle parole).
Savoia, Leonardo M. (1984), Grammatica e pragmatica del linguaggio bambinesco (baby-talk). La comunicazione ritualizzata in alcune culture tradizionali, Bologna, CLUEB.
Serianni, Luca ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] e più radicalmente delle regole e delle norme morali. K.O. Apel si è particolarmente impegnato a connettere la sua analisi pragmatica del discorso alla nozione morale di responsabilità. L’e. di Apel si basa sulla tesi che tanto la comunità universale ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] marcatamente sociologica e politica, la t. va scoprendo la sua possibilità di essere 'tecnica del reale', più vivace e pragmatica, alla ricerca di un nuovo e diverso rapporto col pubblico: un pubblico talvolta inizialmente estraneo al cinema e che ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] nel 1949 una portentosa alleanza, che per un decennio fece pensare a un'unione di tipo nuovo, basata non su una pragmatica coincidenza o sinergia tra interessi nazionali ma su un comune progetto ideologico di rivoluzione mondiale. Con lo scisma tra i ...
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Psichiatria
Massimo Cuzzolaro e Gabriel Levi
(XXVIII, p. 446; App. II, ii, p. 624; III, ii, p. 514; IV, iii, p. 79; V, iv, p. 317)
Parte introduttiva
di Massimo Cuzzolaro
Sistemi di classificazione [...] ) e il Community Mental Health Act (USA, 1963) sono stati provvedimenti ispirati dalla tradizione empirista e dall'impostazione pragmatica proprie della cultura anglosassone. Sensibili alle istanze della p. sociale e di comunità, essi hanno avuto un ...
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RUSSIA.
Libera D'Alessandro
Giulia Nunziante
Silvio Pons
Livio Sacchi
Donatella Possamai
Alessia Cervini
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Bibliografia. Politica economica [...] di potere economico e politico nella disponibilità del presidente.
Nella politica estera, Putin seguì inizialmente una condotta pragmatica, che doveva però preludere a una nuova politica di potenza. Dopo un lungo periodo di ripiegamento, il ...
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(XIII, p. 537; App. I, p. 542; II, I, p. 819; III, I, p. 511; IV, I, p. 645)
Territorio e popolazione. - Dopo gli accordi di pace sottoscritti a Camp David nel 1979, Israele ha gradualmente reso all'E. [...] , ῾Iṣmat ῾Abd al-Maǧīd, candidato alla segreteria, ha rilanciato, per la prima volta dalla fine del conflitto, la visione pragmatica del Cairo.
Nel maggio 1991 l'E. annunciava il ritiro, entro tre mesi, delle proprie forze dall'Arabia Saudita. Nello ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...