passione
Termine filosofico, corrispondente al gr. πάϑος, che in generale designa lo stato di «sofferenza» o «passività» (da πάσχειν, «subire, soffrire»), e in partic. si riferisce all’esperienza spirituale [...] si deve uno dei primi, chiari tentativi di operare una distinzione tra emozione e passione. Nello scritto Antropologia pragmatica (1798) l’emozione è infatti riportata a esperienze di piacere e dispiacere che impediscono al soggetto di riflettere ...
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Rorty, Richard
Rorty, Richard. − Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007), formatosi nella tradizione analitica (The linguistic turn, 1967), ha approfodito il confronto con le filosofie di Heidegger, [...] di metafore vive (live metaphors). La verità non ha implicazioni ontologiche ed epistemiche, ma è una strategia pragmatica sullo sfondo di valori socialmente condivisi intesa nei termini di una condivisione di norme, procedure e scopi. Nei ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] dei segni che studia «l’origine, gli usi e gli effetti» dei segni stessi (1949). A lungo trascurata, la pragmatica è in seguito divenuta un punto di notevole interesse: numerosi sono gli studi dedicati all’analisi di come effettivamente avvenga la ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] presenta per i due diversi membri della coppia la stessa forma di cortesia, grazie, altre lingue differenziano a seconda del valore pragmatico, come il tedesco, che ha bitte per l'accettazione e danke per il rifiuto). Le coppie adiacenti, al pari di ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] .
Nel proferire enunciati, eseguiamo atti illocutivi, cioè azioni che comportano effetti convenzionali sui destinatari (Austin 1962; ➔ pragmatica).
I tipi di azione in questione (o forze illocutive) hanno nomi del lessico ordinario, ad es., promessa ...
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Plaza, accordi di
Accordi sui tassi di cambio sottoscritti il 22 settembre 1985 al vertice dell’Hotel Plaza a New York dai ministri finanziari e dai banchieri centrali dei Paesi dell’allora G5 (Francia, [...] mandato del presidente R. Reagan nel 1985, l’amministrazione si fece tuttavia interprete di una visione più pragmatica, in parte come risposta al sorgere di spinte protezionistiche provenienti da quei settori dell’economia americana che risentivano ...
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Filosofo e scienziato (Rochlitz, Sassonia, 1673 - Lipsia 1731); fu medico e prof. di filosofia nelle univ. di Halle e di Lipsia. Interessato al raffinamento dei metodi logici, sviluppò la sillogistica, [...] di Wolff, considerando la dottrina dell'armonia prestabilita pericolosamente in contrasto con le tesi sulla libertà umana. Opera principale: Philosophia synthetica (1707), rielaborata, dopo molte ristampe, col titolo Philosophia pragmatica (1723). ...
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Calogero, Guido
Filosofo e storico italiano della filosofia (Roma 1904 - ivi 1986). Insegnò nelle univ. di Firenze (1931-34), Pisa (1934-1950) e Roma (dal 1950). Di sentimenti antifascisti, nel 1942 [...] nell’orizzonte dell’io esistono comunque gli altri, ai quali però si giunge non per via gnoseologica, ma per via pragmatica. Ci accorgiamo che esistono gli altri in quanto esseri vulnerabili come noi, identici a noi nella «possibilità di soffrire ...
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DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] ideologica gli procurò, probabilmente a torto, la fama di traditore (Dante, Inf., XXXII, 115 ss.). Ma nonostante la pragmatica volontà di potere ed espansione il D. finì col naufragare nell'imprevedibile e mutevole gioco delle alleanzé e delle parti ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] consistenti (come s’è detto) nell’indicare la localizzazione temporale di un evento, altre di altra natura (soprattutto pragmatica).
2.1.1 Anteriorità. Il trapassato prossimo esprime un rapporto di anteriorità rispetto a un altro evento passato ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...