Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] l'alternanza dei turni e la tacita consapevolezza di aver detto troppo o troppo poco per sostenere una certa posizione).
La pragmatica include anche lo studio del discorso che, a sua volta, comprende lo studio dei tipi di discorso (per esempio, come ...
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cybercultura
cybercultùra s. f. – Neologismo affermatosi a partire dagli anni Novanta del secolo scorso nell’ambito del dibattito sulle implicazioni sociali e culturali dello sviluppo delle tecnologie [...] . Gli studi sulla c., oltre ad analizzare le nuove modalità di produzione e ricezione del sapere e la nuova pragmatica della comunicazione, indagano i riflessi del virtuale sugli usi sociali e le sue implicazioni economiche, politiche e territoriali ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] . Solo recentemente, in virtù di una tendenza comune a quasi tutte le scienze umane verso interessi di natura pragmatica, le osservazioni sul consumo sono state intrecciate con considerazioni relative ai linguaggi e gli studi sull'espressione hanno ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] caso dell'antropologia dello sviluppo" (1993, 20023, p. 3 e segg.). È questa la visione che si può definire pragmatica e funzionalista dell'antropologia e dell'antropologo dello sviluppo. Una visione che risulta ampiamente documentata in una parte ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] tra sacro e profano, ha un carattere astratto e metafisico, la m. ha invece un carattere essenzialmente pragmatico.
La dimensione pragmatica degli atti magici, sottolineata da B. Malinowski, è stata ribadita da numerosi studiosi: S.J. Tambiah ha ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] contro convinzioni e usanze largamente diffuse. Penso, ad esempio, alla resistenza – ora aperta e di principio, ora sorda e pragmatica – che tradizioni e convinzioni antiche opposero al trattamento paritario delle figlie in fatto di eredità e che si ...
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Etnologia
Francesco Remotti
sommario: 1. Oscillazioni terminologiche. 2. Le dimensioni anthropos e ethnos. 3. L'attrazione dell'antropologia. 4. Convergenze sul terreno. 5. Un presente prima della modernità. [...] di teorie spesso cervellotiche e avventate. Sembra di poter dire che l'avvertimento di Kant nella sua Antropologia pragmatica (quello di far precedere un'adeguata elaborazione teorica all'esplorazione e alla raccolta dei dati, così da acquisire ...
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Volontariato
Costanzo Ranci
Il concetto di volontariato
Il termine 'volontariato' è stato introdotto nel lessico delle scienze sociali molto recentemente e non senza ambiguità e indeterminatezze connesse [...] e dalla soddisfazione tratta dall'attività svolta: si tratta dunque di una forma d'azione a forte valenza pragmatica.
Risorse. Molte organizzazioni utilizzano un mix di risorse volontarie, professionali ed economiche, senza che l'aumentare di quelle ...
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Individualismo metodologico
Raymond Boudon
Introduzione
L'espressione 'individualismo metodologico' indica in forma sintetica un concetto generale proprio delle scienze sociali; in una parola, indica [...] francese e quella inglese: mentre la prima è radicale, rivoluzionaria, astratta, speculativa, la seconda è invece prudente, pragmatica, concreta, attenta ai fatti, cosciente della complessità dei fenomeni sociali. Perché? si domanda Tocqueville. E la ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] degli interessi della t. linguistica alla diacronia (i mutamenti linguistici sarebbero tipologicamente solidali tra loro) e alla pragmatica linguistica (inserimento della t. delle lingue nel più ampio quadro della t. dei linguaggi) mostrano come ...
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pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...
pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...