MORONI, Andrea
Guido Beltramini
– Figlio di Bartolomeo e discendente da almeno tre generazioni di costruttori provenienti dal paese di Albino, a nord est di Bergamo, è documentato per la prima volta [...] , sulla base di un consumato sapere tecnico unito a una buona conoscenza dell’architettura antica e contemporanea. Il pragmatismo che lo rese ricercato dai committenti, tuttavia, costituì anche il suo limite, impedendogli di sviluppare un linguaggio ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] spese sostenute, egli accettò senza protesta il trattato. Le convenzioni in materia di religione, stabilite con molto pragmatismo fra le due Corone cattoliche, alla fine risultarono molto più efficaci delle massime canonico-politiche sostenute da ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] , al maneggio di materie finanziarie e di ingegneria, nell'ambito di una pedagogia assolutista - di maniera e pragmatica. Cresciuto al riparo da qualsiasi curiosità intellettuale, sulla base di precise direttive - volte a rafforzare le attitudini ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] , Emilio Nazzani, Giuseppe Toniolo e Fedele Lampertico come un segno di resa della scienza economica a un empirismo e pragmatismo senza principi, e insieme a un fumoso storicismo. Si trattava, giudicava il F., di una moda proveniente dalla Germania ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] del partito (Bologna 1919), al termine del quale sulla mozione integrista del G. prevalse quella di L. Sturzo. Il pragmatismo del G. lo portò a una rapida conciliazione con i popolari: anche Sturzo presenziò all'inaugurazione dell'università e vi ...
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GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] animo e le idee del Gozzi.
Tale scetticismo, comunque, non gli impedì di portare a termine con buon senso e pragmatismo i diversi compiti e incarichi che gli vennero assegnati dal 1770 al 1775 nell'ambito della riforma generale del sistema scolastico ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] S. Uffizio, ove era entrato nel 1546. Come membro del tribunale dell'Inquisizione, si distinse per un certo pragmatismo, dovuto alla convinzione che un assoluto rigore potesse più danneggiare che favorire la causa cattolica. Per questo, fu coinvolto ...
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MILIZIA, Francesco
Tommaso Manfredi
MILIZIA, Francesco. – Nacque a Oria, in Terra d’Otranto, il 15 nov. 1725, da Raimondo e da Vittoria Papatodero, appartenenti alla piccola nobiltà (Ancora, pp. 21 [...] del suo empirico codice interpretativo, ormai svincolato dall’autorità di quello vitruviano e quindi anche dal derivato pragmatismo neopalladiano.
Il quadro della teoria del M. era così definitivamente composto nella complementarità di pars destruens ...
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NATHAN, Ernesto
Fulvio Conti
– Nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi.
Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mercante e agente [...] radicale in Italia e a Roma, 1901-1914, Soveria Mannelli 2002, ad ind.; R. Ugolini, E. N. tra idealità e pragmatismo, Roma 2003; F. Conti, Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo, Bologna 2003, ad ind.; M. Finelli, Il monumento ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...