Filosofo italiano (Ferrara 1879 - Imola 1914). Esponente, insieme a G. Vailati, del pragmatismo italiano, sostenne una teoria della scienza in cui assume il massimo rilievo il momento della previsione, [...] e validità delle proposizioni scientifiche. Tra i suoi Scritti (2 voll., 1924): I postulati della scienza positiva ed il diritto penale (1901), Disarmonie economiche e disarmonie morali (1906), Il pragmatismo (in collab. col Vailati, post., 1920). ...
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Filosofo statunitense (Denver, Colorado, 1901 - Gainesville, Florida, 1979); ha recato sul terreno del pragmatismo e del behaviorismo americani le istanze più vive delle indagini neopositivistiche europee [...] i segni e gli oggetti denotati, e alla sintattica, volta a determinare le relazioni tra i segni, M. auspicava la nascita della pragmatica, interessata alle relazioni tra i segni e chi li usa. Accanto all'interesse per la semiotica, è presente nella ...
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Filosofo statunitense (South Hadley, Massachusetts, 1863 - Chicago 1931), uno dei maggiori esponenti del pragmatismo americano. Allievo di James e Royce, dal 1888 al 1891 studiò psicologia e filosofia [...] in Europa. Dal 1892 insegnò all'univ. di Chicago. La filosofia di M., che va sotto il nome di "behaviorismo sociale", affonda le sue radici in quel nuovo ambiente culturale statunitense che sul finire ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] la Libreria della Voce. Attivamente partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, si accostò via via al pragmatismo, al modernismo cattolico, a Bergson e soprattutto all'idealismo crociano, ma anche al socialismo sindacalista (La cultura ...
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Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] e della politica. Sostenitore di un radicale antifondazionalismo in cui confluiscono la riflessione dell'ultimo Wittgenstein, il pragmatismo di Dewey e di Heidegger e Gadamer, ha contestato l'immagine specialistica e professionale che della filosofia ...
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Storico della filosofia (n. Mira 1926 - m. 2006); prof. nell'univ. di Bologna. Studioso del pensiero moderno e contemporaneo, ne privilegiò alcuni importanti sviluppi, quali l'empirismo, l'esistenzialismo [...] dei fondatori della rivista e della casa editrice Il Mulino. Tra le sue opere: Esistenzialismo e filosofia italiana (1959; 2a ed. 1967); Il pragmatismo in Italia (1963); Sistema e ricerca in David Hume (1969); Introduzione a Hume (1971); Storia del ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] della Commissione reale per la riforma della scuola media.
Pensiero
Sostenne e diffuse nella cultura italiana il pragmatismo americano allora in pieno sviluppo, privilegiandone la versione più rigorosa di Ch. S. Peirce (Alcune osservazioni sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] il suo motto delle due R, realismo e rigore – all’interno di una concezione classica (smithiana) dell’economia che concentra l’attenzione su sviluppo e cambiamento tecnologico e sul nesso tra economia ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] , ha applicato anche in metafisica, precisando la sua iniziale opzione realistica nel senso di un realismo «interno» o «pragmatico», secondo cui il mondo dipende da fattori tanto oggettivi quanto soggettivi. I suoi scritti, più che un corpus coerente ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] nel saggio How to make our ideas clear (1878), fu poi diffusa e divulgata da W. James (1898) col nome di pragmatismo. Le indagini nel campo della logica e le ricerche di un'adeguata teoria della conoscenza indussero infine P. alla costruzione di una ...
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pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...