GIARDINA, Andrea
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Patti (Messina) il 28 nov. 1875 da Giuseppe e Caterina Rao. Laureatosi in scienze naturali a Palermo nel 1897, fu assistente prima di N. Kleinenberg, [...] , avente come compito la classificazione, e la sperimentazione.
Il G. fu criticato dal filosofo G. Vailati (Uno zoologo pragmatista - Recensione ad A. Giardina: Le discipline zoologiche…, in Leonardo, IV [1906], pp. 265-273), sia per aver cercato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] natura conoscitiva, sono sì relativi a ogni individuo, ma non hanno tutti la stessa utilità sociale. Pragmatista ante litteram Protagora disgiunge il criterio di oggettività gnoseologica (la validità generale dei predicati conoscitivi) dalla validità ...
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neuroteologia
Alberto Melloni
La riflessione sulla teologia, sulla mente e le sue funzioni è originaria e comune a tutte le grandi tradizioni religiose: il cervello come luogo nel quale agiscono sensi [...] James, lo psicologo di Harvard, affronta fin dall’inizio il nesso Religion and neurology. Il suo approccio è apodittico e pragmatista: la mente sana pensa Dio in positivo come un aiuto, mentre la mente malata vive la fede come espressione di angoscia ...
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VAILATI, Giovanni Battista
Gaspare Polizzi
– Nacque a Crema il 24 aprile 1863 da Vincenzo, di nobile famiglia cremasca risalente al Seicento, e da Teresa Albergoni, anch’ella aristocratica.
Dopo aver [...] articolo su Leonardo (La più recente definizione della matematica, II (1904), pp. 7-10) esprime il suo originale ‘pragmatismo logico’, in sintonia, ma non in diretta dipendenza, rispetto al pragmaticismo logico e semiotico di Peirce, e lo distingue ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] in L'Astrolabio, 1978, n. 19, pp. 19-22).
L'ideale del D. appare quello di unire in un grande movimento pragmatista uomini pratici e utopisti. I primi perché ispirati da un sano senso di concretezza, di gusto per la realizzazione, di amore per tutto ...
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MARCHESINI, Giovanni Battista
Alessandra Tarquini
Nacque a Noventa Vicentina il 18 sett. 1868 da Giulia Gregolo, sarta, e da Antonio, scrivano dell'Anagrafe.
Dopo aver frequentato le scuole elementari [...] agli studi sul M. è stato quello di M. Dal Pra, che ha sottolineato il legame della sua filosofia con il pragmatismo e la grande ambiguità del suo sforzo speculativo: quella per cui è possibile pensare alle "finzioni" come a idealità che, se ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] su una precisa fedeltà, di origine kantiana, alla ragione) a quella cultura della "crisi", di orientamento ora "pragmatista" ora "nietzschiano", ben viva, tra D'Annunzio e Papini, anche nel primo Novecento italiano.
Nell'immediato dopoguerra ...
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positivismo logico (detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico)
positivismo logico
(detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico) Movimento filosofico sorto, sviluppatosi [...] del p. l., per sfuggire al nazismo, erano emigrati negli Stati Uniti, incontrandovi una vitale tradizione pragmatista – Carnap intravide la possibilità di sfruttare alcuni risultati ottenuti dal logico polacco Tarski per introdurre nell’analisi ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] a favore dell'ammissibilità di una distinzione tra s. micro e s. macro se non altro in ragione di un argomento pragmatico. Micro e macro designano, infatti, dimensioni analitiche che non è del tutto agevole organizzare congiuntamente in uno sforzo di ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] vista della credenza. Non vi è fondamento oggettivo alla base degli enunciati, ma soltanto la loro funzionalità pragmatica.
Centrali risultano pertanto nelle sue opere la critica alla nozione di rappresentazionalismo e il suo rigetto della conoscenza ...
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pragmatista
(o prammatista) s. m. e f. [der. di pragmatismo] (pl. m. -i). – Seguace del pragmatismo in filosofia o, più genericam., nel modo di trattare o considerare determinati problemi. Talvolta anche come agg., nello stesso senso di pragmatistico.
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...