La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] finale. La sigla COM in apice sta per comment («commento»), a indicare che lì termina un’unità di valore azionale e predicativo (ovvero di un enunciato, secondo la definizione di Austin 1962).
Anche negli esempi da (18) a (26) gli enunciati scanditi ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] fresco) o un infinito verbale, per lo più retto da preposizione (andare a parare, darsi da fare). In alcuni casi il predicato può reggere sintagmi più complessi: essere sulla bocca di tutti, andare a farsi benedire, far venire il latte alle ginocchia ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] costruzione come ho la porta aperta, in cui il participio passato indica il risultato di un evento che costituisce una predicazione separata da quella espressa dal verbo avere (tanto che il soggetto di avere potrebbe non coincidere con l’agente che ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] capace di attingere alla nozione individuale associata alla singola monade, sarebbe in grado di conoscere a priori tutti i predicati a essa inerenti. Se la concezione leibniziana viene accolta da Wolff, nell’ambito dell’empirismo inglese matura, con ...
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discernere (dicernere)
Fernando Salsano
Nell'originario significato di " vedere distinguendo ", in senso fisico, è attestato in Vn III 3 una nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discernea [...] opportuno ": If I 112 Ond'io per lo tuo me' penso e discerno / che tu mi segui, dove la coppia di predicati difficilmente separabili si giustifica meglio alla luce del valore simbolico di Virgilio come ragione e della sua funzione di promotore e ...
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Democrazia cristiana
Francesco Traniello
L'ambito semantico
Prima che, nel corso del XX secolo, numerosi partiti politici europei e latino-americani, in varia misura radicati nei rispettivi mondi cattolici, [...] dell'autorità che "risale dal basso", l'asserita connessione tra giustizia sociale e democrazia politica, e le tendenze a predicare e praticare il principio di autonomia del credente in materia politica. Di fatto la condanna del Sillon, che ne segnò ...
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CHERUBINO da Spoleto (da Negroponte)
Roberto Rusconi
La sua data di nascita viene tradizionalmente fissata nel 1414 nell'isola greca di Negroponte, l'odierna Eubea, che era allora sotto il dominio veneziano.
L'ascrizione [...] , se non l'avvento del 1478), la quaresima a Perugia (1479 e 1480), di nuovo ad Assisi (ag. 1480). A Siena il 19 nov. 1480 predica contro i Turchi e quando Sisto IV proclama la crociata l'8 apr. 1481, in seguito ai fatti di Otranto, C. la bandisce a ...
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MARUSIG, Giovanni Maria
Maria Cristina Cergna
MARUSIG (Marushitz, Marussig), Giovanni Maria. – Nacque a Gorizia, dove fu battezzato il 17 giugno 1641, da Damiano; della madre è noto il solo nome di [...] i Discorsi recitati nel oratorio dedicati alla reverendissima madre abbadessa in S. Chiara, che contengono il testo di 22 prediche pronunciate per la Congregazione nei mesi di aprile e settembre di ciascun anno, dal 1689 al 1700 (Gorizia, Arch ...
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soggetto
Termine il cui uso copre un’ampia gamma di significati che rinviano sia all’esser sottoposto o all’essere sostrato (➔) di determinati accidenti che concorrono all’identificazione di una data [...] penso’. Nei Prolegomeni, Kant intende infatti il s., nel primo senso, come «ciò che rimane tolti gli accidenti (come predicati)», ossia come «il vero elemento sostanziale» che resta «ignoto» (§ 46). Nella Critica della ragion pura (1781, 2a ed. 1787 ...
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Campanella, Tommaso
Vittorio Frajese
Filosofo, nato a Stilo nel 1568 e morto a Parigi nel 1639. Quando cominciò a scrivere di politica, nel corso dell’ultimo decennio del Cinquecento, C. era un giovane [...] la quale è «anima della politica», e ne trasse la conseguenza che instaurano domini duraturi coloro i quali uniscono le armi alla predicazione, come fecero Mosè e Ciro, e che è più agevole, «facile», il governo di una popolazione unita nella medesima ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...