Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] ’uomo è in grado di risolvere positivamente attraverso l’azione, la praxis, realizzando quel principio della libertà che è il predicato proprio di tale condizione. Sono testi in cui vibrano addirittura toni di tipo pascaliano, e nei quali campeggia l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] l’essere si dica in molti sensi, cioè si articoli in una molteplicità di generi di enti, corrispondenti ai tipi possibili di predicato e perciò detti “categorie”. Tra questi generi ve n’è uno che è primo, nel senso che è condizione dell’esistenza e ...
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essere
L’uso del termine essere, come sostantivazione del verbo εἶναι (τὸ ὄν; τὸ εἶναι), è presente nel poema di Parmenide indicato come Sulla natura (περὶ φύσηως). Per quanto si possa sostenere che [...] cui corrispondono altrettanti sensi di non e.) in quanto sostanza, qualità, quantità, ossia in base alle ‘categorie’ secondo le quali può essere predicato (1089 a 7-14), come anche secondo la potenza e l’atto o secondo il falso, i quali, a loro volta ...
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Espressione con la quale comunemente si indica l’ambito della ricerca filosofica che ha per oggetto la riflessione critica sulla natura, le metodologie e le implicazioni culturali, politiche, morali, religiose, [...] scientifiche a enunciati formulabili nel linguaggio della fisica, ovvero a designazioni spazio-temporali e a predicati osservativi, programma che escludeva dal discorso scientifico tutte le istanze non riconducibili ai dati immediati dell ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] specialmente se privi di articolo, non individuano un referente su cui si dirige l’azione del verbo, bensì modificano il predicato, come se l’oggetto fosse incorporato nel verbo. Si crea in questo modo un costrutto sintattico e semantico molto coeso ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'intuizionismo di Brouwer
Anne L. Troelstra
L'intuizionismo di Brouwer
Nella dissertazione Over de Grondslagen der Wiskunde (I fondamenti della [...] definizione è per induzione sul numero di simboli logici di un enunciato (formule senza variabili libere): a ogni formula A si associa un predicato 'x realizza A', dove x è un numero naturale. Clausole tipiche sono
n realizza t=s se e solo se t=s è ...
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paronomasia
Francesco Tateo
Termine della retorica greca, che designa la figura conosciuta dai Latini come ‛ adnominatio ', e consistente nell'accostare due o più vocaboli di suono simile o perché risalenti [...] XXVI 87 (s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge), dove la metonimia di calle e schegge forza il significato proprio dei due predicati.
L'accostamento di vocaboli della stessa radice, vera o presunta, serve ancora a colorire l'immagine in una serie di p ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Parmenide e Zenone
Maddalena Bonelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parmenide e Zenone hanno impresso una svolta alla filosofia, che [...] , secondo cui ciò di cui Parmenide propone la ricerca è un soggetto formale che aspetta di essere “riempito” dai predicati del frammento VIII, a cominciare da quello dell’esistenza (G.E.L. Owen, Eleatic Question, “Classical Quarterly”, X, 1960 ...
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GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, quarto di questo nome (o quinto secondo alcuni lineamenti genealogici, cfr. Taviani Carozzi, 1991, pp. 366, 369), nacque probabilmente verso il 1013 dal [...] potere sulle vaste dominazioni del suo magmatico Principato. Seppe mantenere e sviluppare il prestigio e l'aulicità nei predicati e nelle titolature, specie nell'emanazione di atti pubblici o privati principeschi. Dando credito a quanto narra Amato ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] funzioni costrutti quali il participio passato assoluto invece del gerundio composto, il costrutto nominale e l’impiego dei predicati per esprimere la «funzione giudicante» dell’autore (Nencioni 1988: 203-204, 224-225).
Lo sfruttamento di tutte le ...
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predica
prèdica s. f. [der. di predicare]. – 1. a. Discorso che il sacerdote tiene in chiesa ai fedeli, parlando dal pulpito, dall’altare o dal presbiterio, su qualche passo della Scrittura o su argomenti di carattere morale, liturgico, sociale,...
predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, tratto da praedicare nell’accezione assunta...