Nella liturgia greca, libro che raccoglie gli inni e le preghiere dedicati a ciascun santo per tutti i giorni e mesi dell’anno. Famosi sono il m. di Simone Metafraste e, per la ricchezza delle miniature, [...] il m. di Basilio II (957-1025), nella Biblioteca Vaticana ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della [...] liturgia papale in Roma dai sec. VI al XV. Gli Ordines sono in numero di 15, non tutti omogenei né inalterati nel contenuto, ma preziosi ad ogni modo perché sono la più autorevole documentazione della ...
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taled Mantello o scialle rettangolare, indossato dai fedeli ebrei per le preghiere del mattino, dal cantore officiante nella sinagoga, o in particolari occasioni solenni. Di solito è di lana o seta, bianco, [...] orlato di strisce nere o blu. È caratterizzato dalle frange ai quattro angoli, in ciascuna delle quali il numero dei nodi simboleggia il nome divino ...
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MESSALE (lat. missale)
Giuseppe De Luca
Libro ove sono contenute le preghiere e lezioni, i canti e le rubriche della messa (v.). Il concilio di Trento nel 1562 cominciò a trattare d'una edizione tipica [...] del libro, ma poi si rimise alla diligenza dei papi. Il 14 luglio 1570 con la bolla Quo primum Pio V ne diede l'edizione ufficiale: tranne poche modifiche introdottevi da Clemente VIII, Urbano VIII, Leone ...
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GALLICANO, RITO
Giuseppe De Luca
. È il complesso di riti e di preghiere ufficiali che fu in uso prima di Carlomagno nell'Occidente latino, in tutti i paesi dell'Italia settentrionale e transalpini, [...] , è molto più complessa nelle formule eucologiche e nei riti, e riveste caratteri più prolissi e pomposi. Molte delle preghiere oggi accolte nel rito latino sono d'origine gallicana: a Roma stessa, infatti, finì col prevalere la riforma carolingia ...
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credo
Il simbolo niceno è citato in Detto 158, nell'elenco delle preghiere, senza particolare rilievo: E per ciò non ti credo, / se tu diciess'il Credo / e 'l Paternostro e l'Ave. ...
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invocare
Solo in Pd XXIII 88, nel senso proprio di " chiamare con preghiere ": Il nome del bel fior [la Vergine] ch'io sempre invoco, cioè " 'l nome... di santa Maria, la quale elli da mattina e da sera [...] chiama in suo aiutorio " (Ottimo) ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] I, 8 (v. apostolo), e, più tardi, in Tertulliano, Origene e S. Cipriano nei loro trattati sull'orazione. Ordinariamente si pregava stando in piedi con le braccia stese in forma di croce: di questa si rinnovava sulla fronte il segno a principio delle ...
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Miniatore della prima metà del sec. 16º. Gli si attribuiscono, tra l'altro, un libro di preghiere (Genova, Pal. Bianco) e un Messale del card. D. Della Rovere (Torino, Mus. Civico), già riferito a G. F. [...] de' Maineri. L'autore di tali codici, identificato con Lodovico Marmitta, pittore e incisore di gemme di Parma che lavorò a Roma al servizio del card. Giovanni Salviati, è da altri ritenuto Giovanni Marco ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo qualche cosa umilmente, con atteggiamento...
pregiare
v. tr. [lat. tardo prĕtiare, der. di pretium: v. pregio e prezzo]. – 1. a. letter. Apprezzare, avere in grande stima e considerazione: p. una persona; p. un’opera, un quadro, una scultura; oggi per opera mia [della moda] ... chiunque...