(trad. it. Il buio oltre la siepe) Romanzo (1960) della scrittrice statunitense H. Lee (1926-2016), premiata con il premio Pulitzer (1961), dal quale nel 1962 il regista cinematografico statunitense R. [...] Mulligan (1925-2008), ha tratto l’omonimo film vincitore di tre premiOscar. ...
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GRAN BRETAGNA e Irlanda del Nord, Regno Unito di
Attilio Celant
Livio Tornetta
Francesca Socrate
Guido Bulla
Eugenia Equini Schneider
Enrico Zanini
Colin Swift
Donatella Calabi
Nicola Balata
Stefania [...] ; né Chariots of fire (Momenti di gloria, 1980) di H. Hudson, che vince l'Oscar come miglior film nel 1982, e neppure The mission (Mission) di R. Joffé, premiato a Cannes nel 1986. Dal gruppo dei Monty Python, infine, proviene l'americano T. Gilliam ...
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Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] portò alla ribalta internazionale, costituirono una vera e propria scuola, vincitrice per due decenni della maggior parte dei premiOscar per gli effetti speciali prima che la Pixar le togliesse il primato. I movimenti di macchina della battaglia ...
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di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] riproposto è il musical classico, tornato trionfalmente alla ribalta con Chicago (2002) di R. Marshall, vincitore di sei premiOscar e ambientato proprio in quel periodo tra le due guerre mondiali in cui affonda le sue radici. Sul versante opposto ...
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– Hollywood modello dell’economia neoliberista globalizzata. Cinema e web: l’ideologia della guerra come progresso. Il modello del videogame. La realtà imita il cinema e il web. La distribuzione di film [...] storia del cinema: Avatar (2009) di James Cameron, realizzato in 3D e in 3D IMAX. Il film, che ha vinto tre premiOscar nel 2010, può essere considerato una metafora del videogame di massa, della relazione che si instaura tra l’essere umano e il suo ...
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Regista e attore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 31 maggio 1930. Dopo decenni di attività attoriale, recitando principalmente in ruoli da duro individualista, E. si è dedicato progressivamente [...] il film da lui diretto, prodotto e interpretato, Unforgiven (1992; Gli spietati), western dall’atmosfera cupa, ha ottenuto ben quattro premiOscar, tra cui quelli per il miglior film e la miglior regia. Nel 2000 gli è stato conferito il Leone d’oro ...
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Ivory, James
Monica Trecca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato il 7 giugno 1928 a Berkeley (California), da padre di origine irlandese e madre discendente da una famiglia [...] , e A room with a view (1985; Camera con vista) e Howards end (1992; Casa Howard), entrambi vincitori di tre premiOscar.
Il documentario The sword and the flute (1959; La spada e il flauto) gli procurò l'opportunità, offertagli dalla Asia Society ...
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Stone, Oliver
Giovanni Grazzini
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 15 settembre 1946. Allievo di M. Scorsese, nel 1971 si è diplomato alla New York University Films [...] con il cortometraggio Last year in Vietnam (S. ha combattuto in Vietnam, dove fu ferito e decorato). Ha vinto dieci premiOscar.
Produttore e regista di film pubblicitari, nel 1974 esordì nella fiction in Canada con il film horror Seizure (Sequestro ...
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Hanks, Tom
Simone Emiliani
Hanks, Tom (propr. Thomas)
Attore cinematografico statunitense, nato a Concord (California) il 9 luglio 1956. Dopo gli studi alla California State University, dal 1980 ha [...] nel cinema come protagonista di Splash (1984; Splash - Una sirena a Manhattan), diretto da R. Howard. Ha vinto due premiOscar, come miglior attore protagonista, per Philadelphia (1993) di J. Demme e Forrest Gump (1994) di R. Zemeckis.
Nella prima ...
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Costumista teatrale e cinematografica, nata a Torino il 13 luglio 1946. Vincitrice di quattro premiOscar, un David di Donatello e tre Nastri d’argento, con le sue elaborate realizzazioni sartoriali ha [...] limited (2007; Il treno per il Darjeeling) e The Gran Budapest Hotel (2014), pellicola che le è valsa il quarto premioOscar.
Attiva anche in campo teatrale, ha disegnato i costumi di diverse opere liriche per il Metropolitan Opera House di New York ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...