Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] , L'assassinio di Trotsky), François Truffaut (La nuit américaine, 1973, Effetto notte, per il quale ottenne vari premi e una nomination all'Oscar), P. Chéreau (La chair de l'orchidée, 1974, Un'orchidea rosso sangue), Terry Gilliam (The adventures of ...
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Chayefsky, Paddy (propr. Sidney)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico, romanziere e commediografo statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1923 e morto ivi il 1° agosto 1981. [...] potere) di Sidney Lumet, film per i quali ottenne, rispettivamente nel 1972 e nel 1977, l'Oscar per la sceneggiatura. Questi due premi si aggiunsero al precedente Oscar, vinto nel 1956, per Marty (1955; Marty, vita di un timido) di Delbert Mann. Nato ...
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Marvin, Lee
Roberto Pisoni
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 19 febbraio 1924 e morto a Tucson (Arizona) il 29 agosto 1987. Il volto dai lineamenti marcati, lo sguardo freddo e [...] Ballou (1965) di Elliot Silverstein ‒ nel ruolo di un killer e di un pistolero ubriacone ‒ ottenne numerosi premi, tra cui l'Oscar come migliore attore protagonista nel 1966.
Al termine di un'adolescenza irrequieta, si arruolò nel corpo dei marines e ...
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Neal, Patricia (propr. Patsy Louise)
Anton Giulio Mancino
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Packard (Kentucky) il 20 gennaio 1926. Alta e bionda, espressione, di una femminilità [...] forest di L. Hellman colse un successo che, oltre a diversi premi, le procurò un contratto con la Warner Bros. Esordì così sullo mantenuto (George Peppard); Hud, che le fece vincere l'Oscar, con la parte di una ruvida governante, al fianco di ...
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Hilton, James
Patrick McGilligan
Giornalista, scrittore e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense, nato a Leigh (Inghilterra) il 9 settembre 1900 e morto a Long Beach (California) il 20 dicembre [...] soprattutto nel costruire dialoghi realistici, nel 1943 vinse l'Oscar per la sceneggiatura di Mrs. Miniver (1942; La scrisse in seguito furono notevoli successi editoriali e vinsero numerosi premi. Tra i film tratti dai suoi romanzi si ricordano ...
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Babenco, Héctor Eduardo
Daniele Dottorini
Regista e sceneggiatore cinematografico argentino, naturalizzato brasiliano, nato a Buenos Aires il 7 febbraio 1946 da genitori ebrei emigrati dall'Europa orientale. [...] ), per il quale nel 1986 ha ottenuto una nomination all'Oscar per la miglior regia.
Appassionato di cinema, il giovane B la legge del più debole), film che ha ricevuto diversi premi internazionali.
Nel 1984 ha saputo sfruttare le possibilità offerte ...
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Rose, Helen
Patrick McGilligan
Costumista teatrale e cinematografica statunitense, nata a Chicago il 2 febbraio 1904 e morta a Palm Springs (California) il 9 novembre 1985. Dopo essersi formata nelle [...] a creare l'immagine glamour di alcune star, sia sul grande schermo sia nella vita privata. Ottenne numerose nominations all'Oscar e due premi per film in bianco e nero in cui risultano esaltate le linee eleganti ed essenziali delle sue creazioni ...
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Malone, Dorothy
Francesco Costa
Nome d'arte di Dorothy Eloise Maloney, attrice cinematografica statunitense, nata a Chicago il 30 gennaio 1925. Nella prima fase della sua carriera si segnalò come la [...] al vento) e The tarnished angels (1957; Il trapezio della vita), per il primo dei quali vinse nel 1957 il premioOscar come miglior attrice non protagonista.
Studiò danza dall'età di tre anni, vincendo a scuola gare di recitazione e conquistando ...
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Ambler, Eric
Isabella Casabianca
Scrittore e sceneggiatore inglese, nato a Londra il 28 giugno 1909 e morto ivi il 22 ottobre 1998. Oltre ad aver fornito, con i suoi romanzi, storie particolarmente [...] Frend, per il quale ricevette nel 1954 la nomination all'Oscar, The purple plain (1955; La pianura rossa) di Robert , proseguì parallelamente a quella di sceneggiatore e fu coronata da numerosi premi. Uno dei suoi romanzi più noti, The light of day ( ...
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oscar
òscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto Oscar]. – 1. Propr., nome della statuetta...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...