Chimico tedesco (Amburgo 1876 - Kiel 1954), figlio di Hermann. Allievo di E. Fischer, fu prof. a Berlino (1906) e successivamente (1916) direttore dell'Istituto chimico dell'univ. di Kiel. Sintetizzò (1906) [...] (derivati benzenici, naftochinonici, antrachinonici) difficilmente ottenibili per altre vie. Per questi lavori, ottenne, insieme al suo allievo e collaboratore K. Alder, il premioNobelperlachimica nel 1950. Tra le sue opere: Einführung ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1926); dopo un periodo trascorso alla Washington University, prima alla scuola di medicina e poi nel dipartimento di chimica, si è trasferito alla Stanford University [...] (California) dove si è occupato principalmente di ingegneria genetica. Nel 1980 gli è stato conferito il premioNobelperlachimica insieme ai chimici W. Gilbert e F. Sanger. Tutti e tre hanno notevolmente contribuito a una maggiore conoscenza del ...
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Biochimico (Chicago 1913- New York 1982), allievo di M. Bergmann, professore, dal 1952, alla Rockefeller University. Nell'ambito di ricerche fra struttura chimica delle proteine e loro attività biologica, [...] amminoacidica della ribonucleasi pancreatica, il primo enzima di cui è stato possibile conoscere la struttura primaria. Per queste sue ricerche nel 1972 gli è stato conferito il premioNobelperlachimica, insieme con W. H. Stein e Ch. B. Anfinsen. ...
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Fisico olandese (Maastricht 1884 - Ithaca 1966). Professore di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht, poi direttore dell'Istituto fisico in quella di Lipsia e infine direttore (1935) del [...] Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Ottenne il premioNobelperlachimica nel 1936 per il fondamentale contributo apportato dalle sue ricerche alle conoscenze sulla struttura molecolare. Dal 1936 accademico pontificio. Negli Stati Uniti dal 1940, fu ...
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Chimico e fisico svedese (castello di Vik, Uppland, 1859 - Stoccolma 1927). Dal 1891 prof. di fisica all'univ. di Stoccolma, della quale fu anche rettore (1897-1902). I suoi lavori sulla conducibilità [...] lo condussero a quella teoria della dissociazione elettrolitica che segna l'inizio di una nuova era per l'elettrochimica, e che gli valse il premioNobelperlachimica (1903). A. avanzò l'idea di una spontanea dissociazione delle molecole in acqua e ...
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Biochimico austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1914 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Vicedirettore (1962-79) dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di [...] coinvolti nei legami deboli che stabilizzano tali modificazioni conformazionali. Nel 1962, insieme a J. Kendrew, ricevette il premioNobelperlachimicaper i risultati ottenuti nella conoscenza della struttura delle macromolecole biologiche. ...
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Chimico iugoslavo naturalizzato svizzero (Sarajevo 1906 - Zurigo 1998). Prof. all'univ. di Zagabria (1935-41), quindi (1947-76) al politecnico di Zurigo; socio straniero dei Lincei (1965). Le sue ricerche [...] a interessanti conclusioni sull'interazione fra enzimi, coenzimi e substrati. Per le sue ricerche sulla stereochimica delle molecole e delle reazioni organiche, gli venne conferito nel 1975 il premioNobelperlachimica insieme a J. W. Cornforth. ...
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Chimico (Budapest 1885 - Friburgo in Brisgovia 1966); allievo di G. Meyer, collaboratore di F. Haber e di E. Rutherford; prof. di chimica fisica a Copenaghen, a Friburgo e a Stoccolma. Ha compiuto fondamentali [...] piante e studiò il metabolismo del calcio e del fosforo, con particolare riguardo alla formazione dell'ATP. Queste indagini gli valsero il premioNobelperlachimicaper il 1943. Socio straniero dei Lincei (1947) e accademico pontificio (1961). ...
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Chimico statunitense (St. Paul, Minnesota, 1911 - Berke ley, California, 1997), prof. di chimica nella University of California, a Berkeley, e direttore della sezione di biochimica del Lawrence Radiation [...] l'impiego di un isotopo radioattivo del carbonio; per tali ricerche, che hanno portato alla conoscenza delle tappe chimiche fondamentali della fotosintesi clorofilliana, gli è stato conferito il premioNobelperlachimica nel 1961. In seguito, C. ha ...
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Biochimico statunitense (n. St. Louis, Missouri, 1947), figlio di Arthur. Laureatosi presso la Harvard University (1967), ha in seguito conseguito il dottorato a Stanford (1972) dove è professore di biologia [...] è in corso, contribuendo così a fare luce sui problemi che nel processo di copia genetica sarebbero alla base di malattie come quelle coronariche e il cancro. Per i suoi importanti studi ha ricevuto nel 2006 il premioNobelperlachimica. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
antropocene
(Antropocene) s. m. L'epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione...