Chimico fisico (Mosca 1917 - Bruxelles 2003), dal 1947 prof. di fisica chimica e fisica teorica presso l'Université libre di Bruxelles, dal 1967 direttore del Center for statistical mechanics and thermodynamics [...] i contributi allo studio dei processi di non equilibrio e in particolare perla teoria delle strutture dissipative gli fu conferito nel 1977 il premioNobelperlachimica. Tra le opere: Introduction to thermodynamics of irreversible process (1954 ...
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Biochimico statunitense (n. New York 1926); dopo un periodo trascorso alla Washington University, prima alla scuola di medicina e poi nel dipartimento di chimica, si è trasferito alla Stanford University [...] (California) dove si è occupato principalmente di ingegneria genetica. Nel 1980 gli è stato conferito il premioNobelperlachimica insieme ai chimici W. Gilbert e F. Sanger. Tutti e tre hanno notevolmente contribuito a una maggiore conoscenza del ...
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Biochimico (Chicago 1913- New York 1982), allievo di M. Bergmann, professore, dal 1952, alla Rockefeller University. Nell'ambito di ricerche fra struttura chimica delle proteine e loro attività biologica, [...] amminoacidica della ribonucleasi pancreatica, il primo enzima di cui è stato possibile conoscere la struttura primaria. Per queste sue ricerche nel 1972 gli è stato conferito il premioNobelperlachimica, insieme con W. H. Stein e Ch. B. Anfinsen. ...
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Fisico olandese (Maastricht 1884 - Ithaca 1966). Professore di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht, poi direttore dell'Istituto fisico in quella di Lipsia e infine direttore (1935) del [...] Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Ottenne il premioNobelperlachimica nel 1936 per il fondamentale contributo apportato dalle sue ricerche alle conoscenze sulla struttura molecolare. Dal 1936 accademico pontificio. Negli Stati Uniti dal 1940, fu ...
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Biochimico austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1914 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Vicedirettore (1962-79) dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di [...] coinvolti nei legami deboli che stabilizzano tali modificazioni conformazionali. Nel 1962, insieme a J. Kendrew, ricevette il premioNobelperlachimicaper i risultati ottenuti nella conoscenza della struttura delle macromolecole biologiche. ...
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Biochimico statunitense (n. St. Louis, Missouri, 1947), figlio di Arthur. Laureatosi presso la Harvard University (1967), ha in seguito conseguito il dottorato a Stanford (1972) dove è professore di biologia [...] è in corso, contribuendo così a fare luce sui problemi che nel processo di copia genetica sarebbero alla base di malattie come quelle coronariche e il cancro. Per i suoi importanti studi ha ricevuto nel 2006 il premioNobelperlachimica. ...
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Fisico inglese (Harborne, Birmingham, 1877 - Cambridge 1945). Per i suoi studî sugli isotopi ebbe nel 1922 il premioNobelperlachimica; socio dei Lincei (1927). Ha ideato lo spettrografo di massa, mediante [...] poi misure accuratissime delle masse isotopiche, giungendo a rilevare il difetto di massa dal cui valore è possibile determinare l'energia di legame delle particelle che costituiscono il nucleo. Classica può considerarsi la sua opera Isotopes (1922). ...
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Biochimico statunitense (Provo 1918 - Los Angeles 2018). Dopo aver conseguito (1943) il PhD presso la University of Wisconsin di Madison, ha lavorato alla Stanford University (1943-45) e alla University [...] con il quale l'enzima ATP-sintetasi favorisce la formazione dell'ATP in presenza di un gradiente protonico attraverso la membrana mitocondriale. Per le sue ricerche ha ricevuto il premioNobelperlachimica nel 1997, insieme a J. E. Walker e ...
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Chimico statunitense (New York 1917 - Richmond, Virginia, 2010). Già prof. alla Princeton University (1952-67) e alla Yale University (emerito dal 1987), insegna (dal 1994) alla Virginia Commonwealth University [...] tridimensionale delle proteine, gli sono valsi, con Tanaka Koichi e K. Wüthrich, il premioNobelperlachimica nel 2002. Ha elaborato, in partic., la tecnica dell'electrospray, che prevede l'inserimento delle proteine in un forte campo magnetico al ...
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Chimico fisico tedesco (Francoforte sul Meno 1879 - Gottinga 1968), prof. all'univ. di Berlino; direttore (dal 1928) dell'istituto chimico Kaiser Wilhelm, a Berlino; accademico pontificio (1955). Ha compiuto [...] seguito l'azione dei neutroni sui nuclei di elementi pesanti. Nel 1939, con F. Strass mann, ha scoperto il fenomeno della fissione nucleare in atomi di uranio bombardati con neutroni; tale scoperta gli valse nel 1944 il premioNobelperlachimica. ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
antropocene
(Antropocene) s. m. L'epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione...