Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] fin dalla generazione dei 'giovani arrabbiati' ne è il tratto distintivo, e che nel 2005 è valso a H. Pinter (v.) il premioNobel per la letteratura. D. Hare (n. 1947) affronta con fredda vena polemica la guerra irachena in Stuff happens (2004); H ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] I. Bachmann (1926-1973) e H.M. Enzensberger (n. 1929) nell'area di lingua tedesca, il russo I.A. Brodskij (1940-1996; premioNobel per la letteratura 1987), i francesi M. Deguy (n. 1930), A. Du Bouchet (1924-2001) e J. Stéfan (n. 1930), i polacchi ...
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Tedesca, letteratura di lingua
Antonella Gargano
Chi voglia ricostruire un possibile profilo del panorama letterario di lingua tedesca nell'arco di tempo successivo alla data limite del 1989, non può [...] dei grandi, drammatici temi politici e religiosi del Medio Oriente. Sulle scene teatrali l'austriaca E. Jelinek (n. 1946), premioNobel nel 2004, continua a riproporre con sarcasmo sferzante e nel suo consueto gesto di sfida temi legati all'attualità ...
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Portoghese, letterature di lingua
Simone Celani
Distribuiti su quattro continenti, i Paesi di lingua ufficiale portoghese sono attualmente otto e contano, nell'insieme, oltre 235 milioni di abitanti; [...] 1888-1935), fatto oggetto di una nuova attenzione critico-testuale, gli autori di punta sono ancora, da un lato, il premioNobel J. Saramago (n. 1922), la cui ultima produzione, abbandonata la prospettiva storica, si è spostata su temi più universali ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] 2004; trad. it. 2006).
Fra gli scrittori della diaspora figurano autori di grande fama mondiale come V.S. Naipaul (n. 1932), premioNobel nel 2001, le cui opere più recenti, Half a life (2001; trad. it. 2002) e Magic seeds (2004), sono prosecuzione l ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] esempi recenti si possono citare La pianiste (2001; La pianista) di M. Haneke, tratto dal romanzo dell'austriaca E. Jelinek (premioNobel per la letteratura nel 2004); Fight club (1999) di D. Fincher, tratto dal romanzo omonimo di Ch. Palahniuk (1996 ...
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Turca, letteratura
Rosita D'Amora
La situazione culturale e letteraria turca si presenta agli inizi del 21° sec. quanto mai complessa e articolata, poiché riflette il coesistere al suo interno di molteplici [...] la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. si è ulteriormente consolidata la fama di O. Pamuk, vincitore del premioNobel per la letteratura nel 2006. Dopo Cevdet Bey ve Oğulları (1982, Il Signor Cevdet e i suoi figli), nei romanzi successivi, Sessiz ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] e le violenze di regime, si sono battuti la sudafricana N. Gordimer (n. 1923; nel 1991 è stata insignita del premioNobel per l'impegno civile dimostrato contro la politica razzista del suo Paese), il camerunense M. Beti (pseud. di A. Bifidi ...
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SIMON, Claude
Paola Ricciulli
Romanziere francese, nato a Tananarive (Madagascar) il 10 ottobre 1913. Trascorsa l'infanzia a Perpignano, ha compiuto studi umanistici a Parigi, Oxford, Cambridge, e si [...] è per lui progressiva, il testo letterario dev'essere letteralmente ''provocato''. Nel 1985 gli è stato conferito il premioNobel per la letteratura.
Fin dal primo romanzo, Le Tricheur (1945), accostato dalla critica all'Etranger di A. Camus ...
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STEINBECK, John Ernst (App. II, 11, p. 907)
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, morto a New York il 20 dicembre 1968; è il terzo premioNobel (gli fu assegnato nel 1962) uscito dalla generazione [...] temi e sentimenti dei drammi che vi si svolgono, e, come si accennava, lo stesso sincero fervore del suo populismo. Il premioNobelpremiava, peraltro, oltre a tutto ciò qualcosa di più, vale a dire la presenza culturale di S. in Europa. Nel nostro ...
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Nobel
‹nobèl› (com. anche, ma non corr., ‹nòbel›) s. m. – Nome con cui è usualmente indicato, in modo abbreviato, il premio Nobel, ossia uno dei cinque premî istituiti con testamento nel 1895 dal chimico svedese Alfred Bernhard Nobel (1833-1896),...
premio
prèmio s. m. [dal lat. praemium, comp. di prae- «pre-» e emĕre «prendere, acquistare»; propr. «ciò che è preso prima»]. – 1. a. Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento di proprî meriti: l’onestà è p. a sé stessa; ogni...