L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] tra elementi sintatticamente e semanticamente non omogenei o con replica della preposizione in dittologie: «con bella e con gran gente» (Dec. verso l’antico, aspettando non poco a far propria quella più aggiornata, praticata dal pur venerato autore ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] sovrano»). In missive più tarde spiccano la confidenza con i modi propri del discorso colloquiale («mi scusi se lo secco», «Mi scusi un momento» (1861, a Enrico Cialdini; senza la preposizione ‘a’) ecc. Né da una frequente menda microsintattica, ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] completata, perché almeno in parte fisiologica) va considerata propria dell’italiano moderno (sul tema si veda soprattutto Ghinassi criteri razionali e disambiguanti (un albero ma un’anatra; di preposizione, dì «giorno» e di’ imperativo di dire) e ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] si fanno presentazioni è molto facile che si dica solo il proprio nome di battesimo, tacendo il cognome, non solo tra (Migliorini 1957; Brunet 1987).
Lei compare dapprima preceduto da preposizione (in una lettera di Lorenzo il Magnifico, del 1465), ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] popolare, caratterizzati dal punto di vista sociolinguistico proprio per il loro basso grado di istruzione.
De dici che stai bene), l’uso di la quale non preceduto da preposizione (la tua lettera la quale mi sono rallegrato), anche invece di ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] il mancato ➔ raddoppiamento sintattico dopo la preposizione da, che sembra ormai abbandonato anche previsto dalla norma si può trovare non solo la generalizzazione di gli, che è propria del neostandard (Berruto 1987: 75), ma anche l’uso di ci, a ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] ha parlanti nativi: è una lingua che si impara nel corso della propria vita, e che si estingue con le persone che la parlano.
nell’originale: fesons comme cela);
(c) estensione della preposizione di dativo per a marca di accusativo con nominali che ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] . in questa Appendice). L'indoeuropeistica ha goduto fin dagli inizi di una propria autonomia (v. indoeuropei, XIX, p. 131; indoeuropeo, App. IV, lingua in cui il verbo precede l'oggetto la preposizione precede il suo complemento e il nome precede a ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...