subito (avverbio)
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nel Convivio.
Nella maggior parte degli esempi compare nella forma ‛ di s. ' con il significato di " improvvisamente ", " tutt' [...] XXIII 37, Pg VIII 63, XV 86, XXX 83, Pd I 61.
L'unico esempio certo nel quale s. compare non preceduto dalla preposizione ‛ di ' nell'accezione ora illustrata è Rime LVIII 2 Deh, Violetta, che in ombra d'amore / negli occhi miei sì subito apparisti ...
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DIFETTIVI, VERBI
I verbi difettivi sono verbi che mancano di alcuni tempi, modi e persone verbali.
Quelli ancora in uso nell’italiano contemporaneo, soprattutto scritto e di registro alto, sono ormai [...] burocratica nulla osta ‘niente si oppone, è contrario’, nella forma sostantivata nulla osta (o nullaosta), nella preposizione e congiunzione concessiva nonostante (in origine non + il participio presente ostante)
se nulla osta al provvedimento ...
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commutare
Andrea Mariani
. È usato solo in Cv IV V 14, nel senso di " scambiare ": Regolo, da Cartagine mandato a Roma per commutare li presi cartaginesi a sé e a li altri presi romani. Si tratta verosimilmente [...] 1837, 80): " coloro i quali commutano e convertono la pena temporale all'eterna ", in cui però i verbi che reggono la preposizione ‛ a ' sono due. Nel passo del Convivio, inoltre, il verbo è usato per indicare uno scambio di persone, mentre nell ...
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ordinare
Federigo Tollemache
O., verbo di uso prevalentemente filosofico, ricorre assai spesso sia nel Convivio, sia nel latino della Monarchia, ma è presente anche nelle altre opere.
Rifacendosi alla [...] causa efficiente e in quella della causa finale, egli userà assai spesso il verbo o., seguito per lo più dalla preposizione ‛ a ' (‛ ad ' nelle opere latine). Trattandosi della causa efficiente, il soggetto sarà, il più delle volte, ‛ Dio ' o ‛ la ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] più nel primo caso e meno nel secondo. Il secondo termine di paragone è preceduto da di quando corrisponde a un nome o a un pronome senza preposizione (2), oppure a un avverbio (4); da che, quando corrisponde a un nome o a un pronome retti da ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] argomento espresso da un complemento oggetto e un terzo argomento espresso da un complemento indiretto per lo più introdotto dalla preposizione a (Maria ha detto la verità a sua madre, ha regalato i suoi vestiti ai poveri). Prandi (2006: 102) nota ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] da di e ciò che suscita il processo indicato dal verbo viene realizzato come un sintagma preposizionale introdotto da un’altra preposizione:
(23) l’interesse di Anna per questo film
Con questi verbi solo il soggetto, e non l’oggetto, può essere reso ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] sia l’Esecutore sia l’oggetto, il primo è al dativo (ai bambini), il secondo è codificato con un sintagma nominale senza preposizione.
In altre parole, l’oggetto e l’Esecutore, se appaiono da soli, hanno la stessa forma. L’Esecutore si comporta del ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] : VII, 85), si diffonde nelle cancellerie e nelle corti del Rinascimento l’allocutivo reverenziale ella (lei se davanti a preposizione) che, in alternanza con essa, questa e quella, diviene nel Cinquecento il più usato. Rafforzato tra Cinquecento e ...
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niente (neente)
Lucia Onder
Con il valore di pronome, nel senso di " nessuna cosa ", in Vn XL 2 non ne sanno neente; Fiore LV 8 partiti da lei san dir niente; CLXVIII 9 Ché non si vuol lasciar già lor [...] nïente / ver' lo piacer divin che mi refulse, / quando...
La locuzione ‛ esser n. ' vale " essere cosa impossibile ", e la preposizione ‛ di ' equivale a un de latino, nel senso di " quanto a " (Torraca), in If XXII 143 di levarsi era neente, / sì ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...