PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] e numeri, 6-7. dei casi, 8-10. del verbo, 11. del participio, 12-13. del pronome, 14. della preposizione, 15. dell'avverbio, 16. della congiunzione; gli ultimi due (Priscianus minor) contengono la sintassi, e terminano in maniera alquanto brusca ...
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SPADA-POTENZIANI
Giorgio De Gregori
. I Potenziani, oriundi di Rieti e delle Marche, non annoverano personaggi ragguardevoli prima di un monsignor Giovanni da Rieti, eletto commendatore di S. Spirito [...] di Roma e senatore del regno, che ottenne, con autorizzazione reale del 1926, di surrogare la famiglia Spada, estintasi con la morte di don Federico, mediante preposizione del cognome Spada al suo, e che è quindi principe Spada Veralli Potenziani. ...
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trattare
Andrea Battistini
Come ha messo in luce il Curtius (sulla scorta di un passo di Ep XIII 26-27, dove si distingue tra forma tractatus e forma tractandi), in D. il verbo ha il più delle volte [...] proemio ' e dalla ‛ tornata '. Ancora riferito al " dissertare " su una qualche peculiarità delle virtù femminili, il verbo, sempre reggendo la preposizione ‛ di ', è attestato nei versi di Cv III Amor che ne la mente 10 E certo e' mi conven lasciar ...
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presto (agg.)
Francesco Vagni
Le occorrenze di p. si riscontrano tutte nella poesia di D., mai in prosa; possiamo ordinarle lungo un arco semantico che va dai significati più vicini all'etimo latino [...] sentire, ad amare e a intendere: " pronto ", " sollecito ", " disposto ", " deciso a ", " determinato a ", con notevole varietà di reggenze.
Regge la preposizione ‛ a ' in Pd VIII 32 Tutti sem presti / al tuo piacer; X 57 Cor di mortai non fu mai sì ...
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informare
Alfonso Maierù
Il termine, nell'uso dantesco, ha il significato fondamentale di " dar forma ", " dar l'essere " a qualcuno o a qualcosa (al passivo, " ricevere o prendere la forma " o " l'essere [...] VII 16 animate d'uno spirito gentile, cioè informato ardore d'un gentile spirito; per la costruzione con la preposizione ‛ di ', cfr. Zucchero Bencivenni Volgarizz. dell'Esp. Patern. (Firenze 1828, 71): " molto maggiormente dee più ismuovere a ciò ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] , ma è ugualmente utile ricordarli; per es., l’italiano:
(a) è l’unica lingua romanza ad aver estratto dal latino de due preposizioni (di e da) invece di una, come tutte le lingue sorelle: quindi solo in italiano è possibile distinguere tra libro di ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] ), quest’ultimo di modo non finito, uniti in taluni casi da un elemento di raccordo (tipicamente una preposizione);
(c) attinge a un inventario di verbi modificatori generalmente ristretto, benché potenzialmente aperto.
Fra le proprietà secondarie ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] 1, Cv I II 4, Pg XXVIII 97, Pd XXII 147, XXVI 99, Detto 479.
Meno frequente in D. l'uso perifrastico di f.. preceduto dalla preposizione ‛ a ': Cv IV XXVIll 14 E che è questo altro a fare che levare lo drappo di su l'altare e coprire lo ladro la sua ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] categoria a un’altra (Heine, Claudi & Hünnemeyer 1991: 236). Ad es., forme verbali possono essere usate come avverbi o preposizioni: è il caso dell’italiano tranne, in origine una forma di imperativo (tràine «togline») o di forme come il francese ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] casi e ricollegati alla questione del caso inerente: poiché negli usi assoluti genitivo e ablativo non sono retti da una preposizione, ci si interrogava sul rapporto tra la marca di caso e il ruolo tematico, grazie al quale è possibile interpretare ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
preposizionale
prepoṡizionale agg. [der. di preposizione]. – In linguistica e in grammatica, che si riferisce alla preposizione, che ha il valore di una preposizione: nesso p.; sintagma p., costituito da un sostantivo preceduto da una preposizione...