Nobile scozzese (n. 1598 - m. Edimburgo 1661); disponendo di 20.000 vassalli, fu il più potente signore del regno. Nelle guerre di religione, difese i presbiteriani contro Carlo I d'Inghilterra, e riuscì [...] a far accettare al re notevoli limitazioni del suo potere assoluto di fronte a un'assemblea rappresentativa scozzese. Nel 1641 riuscì a farsi concedere il titolo di marchese. Durante la guerra civile inglese, ...
Leggi Tutto
Uomo politico inglese (Greenwich 1614 - Eltham 1657); condannato (1638) per aver diffuso un libello contro il clero anglicano, fu liberato per intervento di Cromwell (1640). Entrato nell'esercito del parlamento [...] (1642), si dimise nel 1645 dopo aver avversato il predominio dei presbiteriani. Capo del partito democratico dei levellers, fautore di una maggiore libertà di coscienza e di numerose riforme politiche parlamentari ed elettorali, per la violenza dei ...
Leggi Tutto
Vescovo e storico inglese (Edimburgo 1643 - Salisbury 1715), entrato nel ministero ecclesiastico scozzese (1661), scelse l'episcopalismo. Dopo alcuni viaggi in Inghilterra e in Europa, professore di teologia [...] all'univ. di Glasgow dal 1669, lavorò per un compromesso tra i principî presbiteriani ed episcopali; all'avvento al trono di Giacomo II (1685), passò a Parigi, poi in Olanda; di qui seguì Guglielmo d'Orange in Inghilterra, divenendo poi vescovo di ...
Leggi Tutto
Nobile inglese (Wimborne Saint Giles, Dorset, 1621 - Amsterdam 1683). Erede di un cospicuo patrimonio, a 19 anni fu eletto al parlamento breve; ma al parlamento lungo, benché eletto, non fu ammesso. Allo [...] però dichiarava al parlamento d'aver lasciato la fazione carlista per motivi religiosi: riammesso al parlamento, si associò ai presbiteriani. Con l'avvento di Cromwell (1645), S. si ritirò dalla scena pubblica per alcuni anni; membro del Barebone's ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Lethington, Scozia, 1616 - Tunbridge Wells 1682); membro del partito scozzese dei covenanters, durante la guerra civile ottenne da Carlo I un impegno in merito al ristabilimento del presbiterianesimo [...] restaurazione, godendo la piena fiducia del re, fu nominato segretario di stato per la Scozia. Tradendo la fiducia dei presbiteriani, non si oppose al ristabilimento del vescovato nella sua patria e si adoperò per aumentarvi i poteri del re sulla ...
Leggi Tutto
Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] parte il merito della restaurazione (maggio 1660). Per quanto questa si fosse compiuta con il consenso anche dei presbiteriani e dei cattolici, egli non poté opporsi alle pressioni dei conservatori anglicani e consentì alla emanazione delle leggi ...
Leggi Tutto
Uomo politico e pubblicista inglese (Penshurst, Kent, 1622 - Londra 1683). Secondogenito di Robert S., conte di Leicester, viaggiò da giovane in Europa e fu in Francia e in Italia. Scoppiata la guerra [...] generale della cavalleria e governatore di Dublino. Tornato in Inghilterra (1648), fu con gli indipendenti contro i presbiteriani: nominato giudice nel processo contro Carlo I, non vi prese tuttavia parte. Di idee repubblicane, spirito non ...
Leggi Tutto
Nobile scozzese (n. 1596 - m. Struthers 1678). Uno dei capi dei covenanters, prese parte, nell'esercito scozzese, alla battaglia di Marston Moor (1644). Pochi mesi dopo, divenuto tesoriere di Scozia, fu [...] così le cariche ricoperte in Scozia. Prigioniero dei cromwelliani a Londra e poi a Windsor (1652-60), alla restaurazione riebbe le sue cariche in Scozia; ma dovette rinunciarvi nel 1663 per il rifiuto di abiurare il covenant dei presbiteriani. ...
Leggi Tutto
Statista (Huntingdon 1599 - Londra 1658). Puritano fervente, figlio di un nobile di campagna moderatamente agiato, deputato al parlamento (1628), vi sostenne con energia e poi, dopo una risolutiva crisi [...] lui voluto, per sconfiggere le forze realiste (Marston Moor, 1644). La sua intransigenza però lo mise in urto con i moderati presbiteriani e scozzesi: ma crebbe dopo la vittoria di Naseby e la resa di Oxford (giugno 1645) il suo prestigio personale ...
Leggi Tutto
riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
presbiteriano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. presbyterian, der. di presbytery «presbiterio», nel sign. 4]. – 1. agg. Relativo al presbiterianesimo, che è proprio del presbiterianesimo: la Chiesa p. scozzese, inglese, statunitense; ordinamenti...