Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] cui è buon conoscitore (cfr. Carlo Pulsoni, in Morgana & Piotti & Prada 2001), sono interpretate non come prestiti letterari ma come influenza di una lingua sull’altra.
La lingua cortigiana (➔ cortigiana, lingua), primo obiettivo polemico del ...
Leggi Tutto
L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] della lingua dell’economia, costituito da una serie di vocaboli originariamente italiani, ma talmente diffusi da essere ben presto sentiti come veri e propri internazionalismi (Sosnowski 2006: 59). Tra essi: bilancio (XV sec., fr. bilan, ted. Bilanz ...
Leggi Tutto
Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] . a interesse) di beni futuri, secondo modalità diverse. Il p., secondo tale definizione, dà luogo a un credito di chi presta (mutuante) nei confronti di chi si obbliga a restituire (mutuatario). I p. possono essere: in natura o monetari; concessi da ...
Leggi Tutto
(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] cristiani.
Lingua
La lingua dei Galli, del gruppo celtico (➔ Celti), è documentata da iscrizioni, glosse di antichi autori, prestiti nel latino e residui sopravvissuti in lingue moderne; il gallico, che si sovrappose a parlate preindoeuropee e fu ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] di Anna Livia. Tutto sapere vo’ di Anna Livia. Beh, conosci Anna Livia? Altro che, conosciamo tutte Anna Livia! Dimmi tutto, e prestopresto. Roba da chiodi! Beh, sai quando il messercalzone andò in rovuma e fe’ ciò che fe’? Sì, lo so, e po’ appresso ...
Leggi Tutto
GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] al dialetto…Atti del Convegno…, Sora… 1985, a cura di L. Gulia, Sora 1986, pp. 23-36; M. Mancini, Su tre prestiti giudaici nel romanesco comune, in Studi linguistici italiani, XIII (1987), pp. 85-101 passim; U. Vignuzzi, Marchen, Umbrien, Lazio, in ...
Leggi Tutto
Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] senso di appartenenza del gruppo a un più vasto universo giovanile, di dimensioni sovranazionali. Si passa da prestiti integrali, soprattutto nell’ambito di culture giovanili specifiche (branding «tatuaggio impresso a fuoco sulla pelle», brown «tipo ...
Leggi Tutto
Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] difesa e all’espansione della lingua francese e nel contempo all’elaborazione di proposte terminologiche alternative al ricorso diffuso ai prestiti.
Un’azione di controllo e informazione è svolta dall’Accademia della Crusca (Sabatini 2008), ma a tali ...
Leggi Tutto
Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] che non hanno facili corrispondenti in volgare» (Dardano 1992: 277). Il testo originale di per sé non induce prestiti o calchi nel testo volgarizzato: se in alcuni volgarizzamenti dal latino troviamo faccia per facies «aspetto», ripetere per repetere ...
Leggi Tutto
I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] verbi durativi e compatibili con costruzioni perifrastiche, sono molto produttivi in italiano e si formano anche da prestiti (sniffata, cliccata, chattata). Spesso sono affiancati da altri deverbali formati sulla stessa base ma che hanno semantiche ...
Leggi Tutto
presta
prèsta s. f. [deverbale di prestare], ant. – Prestanza, prestito; in partic., prestito obbligatorio allo stato da parte dei cittadini: p. senesi, risalenti alla fine del sec. 13° e divenute in breve il mezzo più idoneo per rifornire...
prestamente
prestaménte avv. [der. di presto1], ant. o letter. – In breve tempo o entro breve tempo, ben presto; rapidamente, in fretta: bisognandogli una buona quantità di denari, né veggendo donde così p. come gli bisognavano avergli potesse,...