ZENONE di Elea
Guido Calogero
Pensatore greco del sec. V a. C. Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e [...] solo assai parzialmente conservato nei fr. 1 e 2) sembra poi anche la parallela dimostrazione, che dal medesimo presupposto della molteplicità doveva dedurre un'antinomia simile alla precedente, per quanto imperniata non più sul motivo dell'infinità ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] mondo doveva essere respinta.
Il terzo argomento contro l'eternità del mondo, invece, non era strettamente aristotelico e si basava sul presupposto che l'infinito fosse un valore massimo, di cui non si poteva concepire nulla di più grande, e che, di ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] mali della società e la ricerca del benessere.
Anche l'ingegneria sociale è, in realtà, una forma di intervento ispirata a presupposti di valore; lo è in quanto essa aspira non soltanto a individuare i problemi sociali, ma a darne una soluzione che ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] , Sui limiti e l'oggetto della conoscenza a priori.
Dedicato all'analisi e alla confutazione del metodo metafisico, fondato sul presupposto della conoscenza a priori, in luogo della quale il G. proponeva l'esperienza come criterio della verità e l ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] resta l’esigenza di non identificare il verificabile con il vero, di non appagarsi delle operazioni razionali.
Un analogo presupposto gnoseologico è presente in H. Spencer, che parla di una conoscenza relativa del condizionato e di un incondizionato ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] che in assenza dello sviluppo capitalistico il comunismo era destinato a restare un'utopia per mancanza di un adeguato presupposto materiale; che solo il capitalismo poteva portare a maturazione i conflitti di classe fra le due moderne classi sociali ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] , era pur vero che ciò accadeva soltanto alla luce del ripetersi di una più o meno ampia situazione celeste, nel presupposto di una trama sottostante a ogni evento che aveva il carattere della ciclicità. Ciò spiega come lungo tutto il Cinquecento ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] dei C., elaborata attraverso le discussioni di filosofia e di discipline scientifiche e letterarie dell'Accademia. Muovendo dal presupposto che la filosofia peripatetica, definita un "gioco di parole", aveva ormai fato il suo tempo con il suo ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] liberi possono agire nel rispetto reciproco e senza violare i principi degli altri. La fairness dunque è anche un presupposto per la solidarietà.
Il senso di fairness, che dovrebbe essere rafforzato dalla procedura, ossia dalle regole, fa nascere un ...
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Filosofo svizzero, nato a Berna il 3 febbraio 1890, morto a Basilea il 22 maggio 1965. Fratello del teologo Karl, dal 1928 libero docente all'università di Basilea, dove dal 1942 ha insegnato come professore [...] ; esistere è fenomenalizzarsi e l'esistenza è conoscenza e decisione, orientata alla verità come al proprio presupposto trascendentale.
Bibl.: Philososophie und christliche Existenz, a cura di G. Huber, Basilea-Stoccarda 1960 (con bibliografia ...
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presupposto
presuppósto s. m. [part. pass. di presupporre, sostantivato]. – 1. Ciò che si presuppone o si è presupposto; in partic., ciò che si deve ammettere come precedente ad altro e come sua condizione, ciò che è posto a fondamento di...
presupporre
presuppórre v. tr. [comp. di pre- e di supporre] (coniug. come porre). – 1. Supporre, pensare, immaginare in precedenza: si presuppone che sappiate di cosa stiamo parlando; presuppongo che la questione si risolva positivamente;...