Villia annale, legge
Plebiscito fatto approvare nel 180 a.C. dal tribuno della plebe L. Villio; prescriveva che i candidati alle magistrature maggiori dovessero avere una determinata età (di qui il nome [...] di lex annalis), e cioè 40 anni per la pretura, 43 per il consolato, e inoltre che tra l’esercizio di due magistrature dovesse trascorrere un biennio, e che la pretura dovesse essere sostenuta prima del consolato. ...
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cursus honorum
Ordine secondo il quale in Roma antica i vari cittadini, ciascuno nella propria condizione, rivestivano cariche pubbliche. Così come fu fissato dalla legge Villia (180 a.C.), stabiliva [...] che le cariche della questura, della pretura e del consolato dovessero succedere l’una all’altra. Per l’ordine equestre il c.h. aveva inizio da uffici relativi all’esercito e terminava con prefetture di vario genere, delle quali la più alta era ...
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Diritto
Organo monocratico (cioè composto da un unico magistrato) a cui era affidata la giurisdizione civile e penale, oltre ad attività secondarie di natura amministrativa e di volontaria giurisdizione, [...] nei comizi centuriati, le condizioni di eleggibilità essendo state fissate dalla lex Villia annalis sul cursus honorum (si giungeva alla pretura dopo l’edilità e il tribunato della plebe). Il pretore durava in carica un anno; alla scadenza l’imperium ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] pp. 261-263 e nota 91 su vari tentativi di ripristino della censura.
65 Per la questura da trenta a venticinque anni, per la pretura da quaranta a trentacinque e per il consolato trentatré: S. Roda, Il Senato nell’Alto Impero romano, cit., p. 165.
66 ...
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Linguistica
Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; e in particolare la singola clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due [...] ; seguivano poi, nell’ordine, l’edilità (o il tribunato della plebe, ormai equiparato, a quell’epoca, alle magistrature cittadine), la pretura e il consolato. Alla censura, che non era di per sé compresa nel c., si accedeva, di solito, dopo essere ...
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Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] presiedere le adunanze del Senato e del popolo, e di proporre leggi, la giurisdizione civile (fino all’istituzione della pretura nel 367 a.C.) e criminale, l’amministrazione finanziaria (sotto il controllo dei questori), le operazioni del censimento ...
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La riorganizzazione amministrativa dell’Italia
Costantino, Roma, il Senato e gli equilibri dell’Italia romana
Pierfrancesco Porena
Il rapporto tra Costantino e l’Italia deve essere letto nella prospettiva [...] per gli aristocratici di nascita: facendo perno su Roma, essa si apriva con l’accesso alla curia attraverso la pretura (e il consolato suffecto), cui seguivano le nomine imperiali ai governatorati di alcune province, soprattutto italiche, quindi le ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] .
123 Cod. Theod. VI 4,5 (nel 340) 50, 40 e 30 libbre d’argento più 25.000, 20.000 e 15.000 folles per le tre preture che aveva fondato. Si veda Cod. Theod. IV 13 (361). Per le rovinose spese legate ai giochi di Roma si veda A.H.M. Jones, The Later ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] sancì che dei due consoli annuali uno dovesse essere plebeo; poi tutte le altre cariche, dittatura (356), censura (351), pretura (337), collegi dei pontefici e degli auguri (lex Ogulnia, 300) furono aperte alla plebe. La parificazione dei due ordini ...
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pretura
s. f. [dal lat. praetura (che aveva il sign. 1), der. di praetor -oris «pretore»]. – 1. Presso gli antichi Romani, carica, dignità di pretore: si giungeva alla p. dopo l’edilità e il tribunato della plebe; essere eletto alla p.; esercitare...
vicepretore
vicepretóre s. m. [comp. di vice- e pretore]. – Prima della riforma giudiziaria del 1999, il vicepretore era un uditore giudiziario che, in attesa del compimento del normale periodo di tirocinio, veniva destinato con giurisdizione...