sopravendere
Luigi Vanossi
Termine del linguaggio commerciale, che significa " vendere qualcosa a prezzo maggiorato ". Ricorre in Fiore CXXIV 10 Ancor gastigo altressì usurai, / e que' che sopravendono [...] a credenza, cioè " quelli che vendono a credito a prezzo maggiorato ", in corrispondenza a Roman de la Rose 11727-28 " Ou se nus on outre mesure / Vent a terme ou preste a usure " (cfr. gli atterminatori di CXVIII 7, anche qui collegati con gli ...
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surplus
Beneficio derivante per consumatori e produttori dalla possibilità di effettuare le transazioni desiderate al prezzo di mercato. ● Mentre il vantaggio dei produttori è costituito dal profitto [...] con le tradizionali schede della domanda (D) e dell’offerta (S), decrescente la prima e crescente la seconda in funzione del prezzo (p), da un lato, che i consumatori sono disposti a pagare per poter usufruire di varie quantità (q) del bene, e ...
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Quantità di un bene o servizio che si è disposti a cedere contro un dato corrispettivo, per lo più contro moneta a un dato prezzo.
Nel linguaggio della pubblicità e del commercio il termine, seguito da [...] un dato momento per cedere una data quantità di un bene o di un servizio; la scheda di o. individuale è la serie dei prezzi che l’individuo è disposto ad accettare per cedere successive dosi di un bene o di un servizio, o il numero delle dosi che è ...
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In economia, accordo fra un certo numero di imprese per definire strategie di prezzo e/o di prodotto che rendano il loro profitto collettivo più elevato di quanto sarebbe in assenza della pratica collusiva. [...] ’accordo è tacito, nel senso che ogni impresa, inferendo la situazione delle altre dalle loro politiche di prodotto o di prezzo, si comporta ‘come se’ vi fosse una c. esplicita. La c., in quanto comportamento contrario alla competizione, viene punita ...
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complementarita
complementarità Relazione che lega due beni (x e y) quando, all’aumentare del prezzo di x, la domanda di y diminuisce o, reciprocamente, all’aumentare del prezzo del bene y, la domanda [...] bene x diminuisce. Poiché i beni complementari tendono a essere usati congiuntamente (per es. automobili e carburante), quanto più alto è il prezzo di un bene complementare, tanto minore sarà la domanda di entrambi. Il grado di c. tra due beni è la ...
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FRUMENTARIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Prima dell'età dei Gracchi, le distribuzioni di frumento a basso prezzo (frumentationes) avevano a Roma earattere straordinario, e avvenivano per iniziativa o del [...] il frumento venisse venduto dallo stato ai cittadini romani adulti a sei assi e un terzo al moggio (litri 8,73), prezzo certo molto inferiore a quello del mercato, forse di circa una metà. La vendita avveniva mensilmente, e l'acquisto doveva essere ...
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Shepard, lemma di
Proprietà della funzione di costo, secondo cui, se si fa variare il prezzo di un input, il costo dell’impresa varia in proporzione diretta all’ammontare dell’input impiegato. Questa [...] di uno di essi è mutato. Tuttavia, poiché per ipotesi l’impresa sta minimizzando i costi, se la variazione del prezzo di uno degli input è infinitesimale, l’effetto indiretto produce una modifica trascurabile del costo, cosicché il secondo effetto è ...
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put option
Titolo derivato che incorpora il diritto, ma non l’obbligo, di colui che lo detiene a vendere a una controparte contrattualmente obbligata una certa quantità di un asset sottostante (A), a [...] perché esso sia conveniente in un certo istante t è che l’opzione sia in the money cioè che K>At (prezzo di esercizio maggiore del prezzo corrente). Il detentore di una p. o. americana dovrà dunque, in ogni istante in cui K−At>0, verificare se ...
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Mercati finanziari
Michele Bagella
(v. mercato, App. V, iii, p. 416)
I m. f. rappresentano nella concezione tradizionale i luoghi nei quali vengono scambiate le attività finanziarie. In realtà, grazie [...] omogenei. Le tecniche di asta più utilizzate sono l'asta a chiamata e l'asta continua. Nell'asta a chiamata il prezzo viene fissato dopo aver raccolto tutti gli ordini in modo da massimizzare l'incontro tra domanda e offerta. Nell'asta continua i ...
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caro-
[dall'agg. caro, a sua volta derivato dal lat. cārus «costoso, di prezzo elevato, ricercato» e, per traslato, «apprezzato, gradito, diletto e amato»]. – L'agg. caro ha sviluppato in italiano un [...] uso sostantivale che fa riferimento al rialzo improvviso, all'aumento del prezzo di un bene o di un servizio. Si tratta del s. m. caro, usato solo al sing., attestato già prima della fine del 16° sec. in espressioni del tipo il caro del grano. Il ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al valore di scambio di un bene nei termini...
prezzare
(ant. preziare) v. tr. [dal lat. tardo pretiare (con i sign. del n. 1), der. di pretium «prezzo»] (io prèzzo, ecc.). – 1. ant. a. Apprezzare, stimare, tenere in considerazione: Quant’uom più val, men se medesmo ei prezza (Alfieri)....