Nel linguaggio economico, la vendita all’estero di una merce a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato interno. Si parla in tal caso anche di discriminazione del prezzo. Di tale pratica si servono [...] quello del cosiddetto d. sociale, che si verifica quando un bene può essere venduto in un mercato straniero a un prezzo inferiore a quello ‘normale’ perché è stato prodotto a un costo più basso. In particolare, risulta inferiore la componente del ...
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Economia
Si dice di prezzi, tassi, valori, convenzionali o di comodo, che esistono soltanto di nome e che non necessariamente corrispondono alla realtà: corso n., il prezzo attribuito in borsa ai titoli [...] ); prodotto n., o reddito n., il valore della produzione di un paese in un dato periodo di tempo ai prezzi di quel periodo, ovvero a prezzi correnti (in contrapposizione al prodotto reale o reddito reale che misura il valore della produzione a ...
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(«standard a cambio aureo») Locuzione inglese largamente usata per indicare il sistema monetario in cui i biglietti di banca a corso legale sono convertibili a un prezzo stabilito in divise estere a loro [...] volta convertibili in oro. Per le sue norme di funzionamento quale sistema monetario internazionale in vigore dal 1945 al 1971 ➔ FMI ...
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Termine che designa l’eccedenza del corso del cambio sulla parità monetaria legale ( a. sul cambio), quando una moneta ha sul mercato in termini di un’altra moneta estera un prezzo superiore a quello che [...] una moneta metallica, che si paga o si riceve nello scambiarla con altra moneta metallica o con moneta di carta.
A. di banco era detta la differenza tra il prezzo pagato per una moneta dal banco, in base alla quantità di fino in essa contenuto, e il ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] investigations in the theory of value and prices, New York 1892 (tr. it.: Indagini matematiche sulla teoria del valore e dei prezzi, in Opere, Torino 1974).
Fisher, I., The purchasing power of money, New York 1911 (tr. it.: Il potere d'acquisto della ...
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È una forma di mercato caratterizzata dall’accentramento dell’offerta o della domanda nelle mani di un solo venditore o di un solo compratore (m. unilaterale) o di entrambi (m. bilaterale) e di conseguente [...] al monopolista il massimo ricavo netto globale. Più la domanda è elastica e più basso sarà il punto di Cournot, ossia il prezzo al quale il monopolista potrà vendere con il massimo vantaggio la quantità prodotta e viceversa, e quindi il m. dei beni a ...
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Entrata continuativa senza costo, o almeno senza costo contemporaneo, e in particolare reddito di capitale, frutto di risparmio comunque investito.
Diritto
Contratto di r. Quello col quale una persona [...] di produzione sono i più alti perché a più bassa fertilità, la r. sulle terre non marginali nasce dalla differenza tra il prezzo unico e il costo differenziato di ogni singolo terreno; la r. è maggiore sui terreni più fertili perché maggiore è la ...
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Nel linguaggio finanziario (ingl. «garante»), strumento negoziabile che garantisce al portatore un particolare tipo di opzione d’acquisto di azioni e obbligazioni non ancora emesse a un prezzo prefissato [...] ed entro un termine prestabilito ...
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In economia, situazione di mercato in cui tutta l’offerta di un bene o servizio è nelle mani di due produttori rivali, mentre la domanda è costituita da numerosi richiedenti, o viceversa: i casi di d. [...] dalla posizione dominante nel mercato. In altri termini, l’equilibrio prevede la distruzione stessa del d. e la fissazione del prezzo compatibile con un mercato di concorrenza pura. Nel caso esaminato invece da A. Cournot nel 1838, le imprese fissano ...
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sellers’ market Nel linguaggio economico, mercato al rialzo, in cui l’offerta è scarsa e la domanda dei compratori è invece consistente. Questa situazione provoca il rialzo del prezzo del prodotto. ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al valore di scambio di un bene nei termini...
prezzare
(ant. preziare) v. tr. [dal lat. tardo pretiare (con i sign. del n. 1), der. di pretium «prezzo»] (io prèzzo, ecc.). – 1. ant. a. Apprezzare, stimare, tenere in considerazione: Quant’uom più val, men se medesmo ei prezza (Alfieri)....